Svizzera: operaio leccese travolto da treno, si ipotizza omicidio colposo


LECCE - Travolto ed ucciso da un convoglio, mentre martedì 5 febbraio ad Airolo insieme ad un collega stava eseguendo alcuni controlli di sicurezza proprio lungo i binari. Lui, un operaio salentino di 40 anni residente in Svizzera, è deceduto sul colpo.

Ora gli inquirenti hanno indagato quattro persone ipotizzando il reato di "Omicidio colposo", per cercare di far luce sull’incidente avvenuto sulla vecchia linea ferroviaria del San Gottardo. Le persone sotto la lente della magistratura, sono il 39enne collega della vittima, pure lui rimasto coinvolto nell'incidente, il capo della sicurezza, la capomovimento e un addetto di Securitrans.

Intanto dai primi interrogatori, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono fuoriuscite versioni contrastanti sul dramma: in particolare su quale dei raccordi doveva rimanere chiuso durante i lavori. Toccherà alla procuratrice pubblica Marisa Alfier, che coordina le indagini, fare luce sulla vicenda.

Ex militare dell'Esercito, Cristian Damiano era emigrato in Svizzera alcuni anni fa. Grande appassionato di calcio, aveva un fratello gemello, era sposato e padre di due figli piccoli. A Ruffano, in provincia di Lecce, vivono i genitori ed i parenti più stretti del 40enne, che ora piangono per un figlio, un fratello, un amico che non c'è più.

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