ROMA - Lo “Sportello dei Diritti” consiglia molta prudenza a chi è in viaggio in Marocco, dove ci sono tensioni politiche e sociali in diverse zone. Dopo la barbarie dell’assassinio di due giovani escursioniste scandinave nel sud del Marocco, gli affari esteri di diversi stati della UE e Tour Operator hanno aggiornato i consigli di viaggio per il Paese. «In linea di massima il Marocco può essere considerato un Paese stabile. Nonostante l'aumento delle misure di sicurezza, il rischio di attentati sussiste in tutto il paese».
Chi intende recarsi in vacanza in Marocco, dovrebbe informarsi tramite il sito del proprio paese e i media sulla situazione sia prima di partire che durante il soggiorno nel paese. Sarà necessario «evitare gli assembramenti e le manifestazioni di qualsiasi tipo», «astenersi dal visitare i quartieri più poveri delle grandi città » e «seguire le istruzioni delle autorità locali e l’operatore turistico».
I corpi delle due vittime, una studentessa danese di 24 anni e una norvegese di 28 anni,- erano stati scoperti lunedì scorso in un sito isolato nell'Alto Atlas (sud), in una zona molto frequentata dagli escursionisti. Sono state violentate e decapitate. «Manifestazioni e proteste sono possibili in qualsiasi momento e in tutto il paese. Sporadici atti di violenza non sono da escludere».
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