Manovra: 2 mld per salvare il rating

E' in corso a Palazzo Chigi un nuovo vertice sulla manovra: al tavolo con il premier Giuseppe Conte i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini per trovare l'intesa politica in vista del varo in Cdm del decreto fiscale. Al momento una soluzione di sintesi non sarebbe ancora stata trovata.

"Aiutare i cittadini che sono in difficoltà nelle grinfie di Equitalia è nel contratto. La pace fiscale intesa come misura che strizza l'occhio ai grandi evasori e ai capitali occulti non è nel contratto", sostengono voci vicine al vicepremier Di Maio.

Fonti M5s hanno fatto inoltre sapere che il taglio delle pensioni d'oro sarà nella legge di bilancio.

di PIERO CHIMENTI - E' iniziata la corsa contro il tempo del governo per cercare due milioni euro da inserire nel bilancio della prossima finanziaria, che altrimenti rischia la bocciatura da parte della Commissione. Lo sforamento potrebbe avere conseguenze anche in Europa e nel rating internazionale con l'allontanarsi di investitori stranieri. Nel primo vertice odierno, in cui si è registrata l'assenza di Di Maio, non si è riusciti a trovare la quadra di una manovra da 27 miliardi, che comprenderebbero 15 miliardi tra nuove entrate e tagli di spesa.

Distanze sono registrate anche per la pace fiscale che la Lega vorrebbe intendere come sanatoria, mentre il Movimento 5Stelle come ravvedimento operoso. Se dovesse mancare l'intesa su questo punto, si provvederebbe a domandare un decreto Salva Intesa. Una delle soluzioni sarebbe quella di tagliare il reddito di cittadinanza passando dai 10 milioni sbandierati dal leader 5Stelle Di Maio a 'soli' 8 miliardi.

Posta un commento

0 Commenti