Papa Francesco: "Istituito un Motu Proprio per aumentare gli studi su matrimonio e famiglia"

Novità nella Chiesa: è stata pubblicata in questi giorni la "Lettera Apostolica Summa Familiae Cura" di Papa Francesco in forma di Motu Proprio, con la quale si istituisce il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, che, legato alla Pontificia Università Lateranense, succede al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia stabilito a sua volta dalla Costituzione apostolica Magnum Matrimonii sacramentum del 7 ottobre 1982.
Per quel che riguarda il nuovo Istituto teologico, secondo quanto precisato negli Articoli della Lettera Apostolica, costituirà nell’ambito delle istituzioni pontificie, un "centro accademico di riferimento, al servizio della missione della Chiesa universale, nel campo delle scienze che riguardano il matrimonio e la famiglia e riguardo ai temi connessi con la fondamentale alleanza dell’uomo e della donna per la cura della generazione e del creato". Sarà temporaneamente retto dalle norme statutarie del precedente Istituto, avrà come autorità accademiche un Gran Cancelliere, un Preside e un Consiglio di Istituto e agirà in relazione con la Congregazione per l'Educazione Cattolica, con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con la Pontificia Accademia per la Vita.
"Si tratta dunque" scrive Papa Francesco "di un nuovo assetto giuridico per l'Istituto che Giovanni Paolo II, volle nel 1981, affinchè la sua lungimirante intuizione possa essere ancora meglio apprezzata e riconosciuta nella sua fecondità e attualità. Il campo di interesse sarà ampliato infatti sia in ordine alle nuove dimensioni del compito pastorale e della missione ecclesiale, sia in riferimento agli sviluppi delle scienze umane e della cultura antropologica in un campo così fondamentale per la cultura della vita. La famiglia è centrale, sia nei percorsi di conversione pastorale delle comunità sia nella missionarietà della Chiesa e non devono venire mai meno la prospettiva pastorale e l'attenzione alle ferite dell'umanità".

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