Due italiani riconosciuti padri di due gemelli. «Sì» alla maternità surrogata

(Foto ANSA)

di ILEANA CIRULLI - Si è concretizzata la possibilità per due uomini italiani di essere padri di due gemelli. I due bimbi sono nati in Canada sei anni fa grazie alla maternità surrogata, poiché lì tale azione è considerata una donazione di organi, e i due padri, che vivono in Trentino, sono stati registrati come genitori dalla Superior Court of Justice canadese. Una volta rientrati in Italia, la Corte d'Appello di Trento ha dovuto, con un'ordinanza, disporre il riconoscimento di efficacia giuridica «al provvedimento straniero che stabiliva la sussistenza di un legame genitoriale tra due minori, nati grazie alla gestazione per altri, e il loro padre non genetico». Secondo la Corte, infatti, nel nostro ordinamento non c'è «un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico fra il genitore e il nato. Deve essere considerata l'importanza assunta, a livello normativo, dal concetto di responsabilità genitoriale che si manifesta nella consapevole decisione di allevare ed accudire il nato».

Piena soddisfazione è scaturita soprattutto nell'avvocato Alexander Schuster, al quale si era rivolta la coppia otto anni fa: «Si tratta di un riconoscimento di genitorialità piena. Il vero problema è l'idea che vi è difficoltà a riconoscere ad un uomo, al di là del suo orientamento, una piena e adeguata capacità di cura e di amore nell'accudire i figli.»

«Una pagina storica per i diritti delle #FamiglieArcobaleno. Quando un figlio lo cresci, lo curi, lo ami: allora sei padre, madre, genitore», ha twittato Nichi Vendola. Ma vi sono state anche molte critiche, tra cui quella di Matteo Salvini: «No agli egoismi degli adulti sulla pelle dei bambini».

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