di ILEANA CIRULLI - Dopo la sospensione da parte della Corte d'Appello del bando anti-Islam "muslim ban", avanzata da Donald Trump, lo stesso presidente Usa non si arrende. Infatti, ha comunicato che non farà ricorso alla Corte Suprema, ma fronteggerà i giudici con un nuovo bando anti-terrorismo, che abbia come modello quello precedente. L'amministrazione potrebbe presentare questa proposta in termini d'urgenza, anche nel giro di due giorni, ma ciò sarebbe rischioso perché un'altra sconfitta significherebbe, per Trump, arrendersi nella crociata emblema della sua politica di sicurezza. Se così fosse, inoltre, l'amministrazione si troverebbe davanti ad una Corte Suprema priva di un nono giudice e, quindi, avente 4 giudici liberali e 4 conservatori, giungendo ad una situazione di stallo improduttiva.
Questa notizia viene, ad ogni modo, confermata dal presidente americano stesso: "Faremo tutto il necessario per garantire la sicurezza del Paese e lo faremo molto rapidamente." - ha dichiarato durante una conferenza stampa congiunta con il premier giapponese Shinzo Abe - "Alla fine vinceremo, non c'e' dubbio".
Ma a perturbare le convinzioni di Trump ci pensa il presidente iraniano, Hassan Rohani, che ha fatto presente della possibile risposta degli iraniani di fronte alle minacce Usa: "È meglio che stia attento".
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