Europa League: la Roma perde ma si qualifica. Disastro Fiorentina

(Foto ANSA)

di ANTONIO GAZZILLO - Dici Europa League e le squadre italiane cominciano a titubare. Si, perché Roma e Fiorentina non hanno fatto una bella figura nelle partite di ritorno valide per i sedicesimi di finale della competizione.

Ma, se per la squadra giallorossa la sconfitta in casa per una rete a zero contro il Villarreal ha avuto poco peso in virtù dei quattro goal segnati in Spagna, non si può dire la stessa cosa per la Fiorentina: i viola sono stati autori di un vero disastro, perdendo malamente in casa per 2-4 contro il Borussia Mönchengladbach, bruciando così il vantaggio accumulato all'andata, e uscendo quindi dall'Europa League. Al termine del match gli uomini di Paulo Sousa, per il momento confermato, sono stati accolti dai propri tifosi con sonori fischi.

Nella partita delle 19.00 è scesa in campo la Roma, contro il Villarreal, in una delle più brutte versioni viste dall’inizio della stagione: forse la partita offriva poche motivazioni vista la qualificazione già quasi messa in cassaforte, o forse il turnover non ha dato i suoi frutti.

Spalletti ha cambiato otto giocatori del suo undici titolare anche in vista dell’importante impegno di campionato contro l’Inter, così la Roma non si è potuta esprimere al meglio, perché sono mancati quei meccanismi ben oliati. Il goal è scaturito da un brutto errore di Vermaelen che su un cross di Soldado ha regalato palla a Borrè, pronto a battere Alisson. E’stato poi lo stesso portiere giallorosso a salvare la porta in almeno altre tre occasioni mettendo il risultato al sicuro e permettendo alla Roma di qualificarsi agli ottavi di finale seppur con qualche brivido.

In serata, invece, le cose sono andate molto male alla Fiorentina che, contro il Borussia Mönchengladbach ha perso in un modo assurdo sia la partita che la qualificazione. Nonostante la vittoria in trasferta, e nonostante i due gol di vantaggio con cui conduceva il match di ieri, la squadra viola è riuscita a dilapidare tutto, dando vita ad un vero e proprio suicidio calcistico.

La squadra di Sousa, inizialmente ha indovinato l’approccio alla partita e infatti dopo pochi minuti si è trovata subito in vantaggio: dopo un contropiede perfetto, Bernardeschi ha servito Kalinic che, con un diagonale preciso, ha messo in rete. Il secondo goal è arrivato in maniera fortunosa dopo una papera clamorosa di Vestegaard, che, scivolando da solo ha favorito Borja Valero, e per lo spagnolo è stato un gioco da ragazzi battere Sommer. Poi è venuto fuori il Borussia che ha accorciato le distanze con un dubbio calcio di rigore realizzato da Stindl. Nel secondo tempo, poi, la disfatta, con i tedeschi che in pochi minuti sono clamorosamente passati in vantaggio, ancora con il capitano Stindl, che ha siglato una doppietta ribadendo in rete due respinte di Tatarusanu. Poi il quarto goal con un colpo di testa del centrale difensivo Christensen che ha spento l’entusiasmo e la speranza dei gigliati.
Paulo Sousa dovrà sicuramente analizzare le motivazioni di questo tragico calo della sua squadra che intanto perde un’altra occasione per riscattare una stagione fin qui non molto positiva.

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