Charlie Hebdo, vignetta choc anche sulla tragedia di Rigopiano. La rabbia degli italiani!!

(Foto FAN PAGE FACEBOOK CHARLIE HEBDO)

di LOREDANA CAVALLO - Vignetta choc della rivista satirica francese Charlie Hebdo sulla tragedia che da mercoledì scorso, ha sconvolto l'Italia intera, con una slavina che si è abbattuta sull’hotel Rigopiano a Farindola, in Abruzzo.


Si è voluto ironizzare su una situazione altamente drammatica, con circa una trentina di persone intrappolate, con alcuni di loro, fortunatamente salvati dai soccorritori.

La vignetta è stata pubblicata dal giornale sulla sua pagina Fb, ritrae la morte in sci con due falci al posto delle racchette, e dice: “Italia: la neve è arrivata. Non ce ne sarà per tutti”.

Facile immaginare i commenti negativi e indignati sui social network e nella stessa bacheca di Charlie, la quale il 24 agosto scorso aveva prodotto un’altra vignetta riguardante sempre l’Italia, e nel caso specifico il terremoto di Amatrice, i cui morti vennero paragonati a un piatto di lasagne. Era intitolata: “Terremoto all’italiana: penne al sugo, penne gratinate, lasagna”. Anche in questo caso ci fu una forte indignazione, e in particolare ci fu la denuncia da parte del sindaco di Amatrice. All’epoca, l’ambasciata francese a Roma specificò che il disegno di Charlie Hebdo non rappresentava in nulla la posizione della Francia.

I cittadini italiani, dunque si sono sentiti offesi tanto l’estate scorsa, quanto adesso, per quest’immagine molto forte che colpisce nel profondo ognuno di noi, e che ci procura rabbia infinita per la provocazione da parte dello storico settimanale francese, su una devastazione che ha procurato anche dei morti.

Va bene fare dello spirito su argomenti riguardanti la politica, ma quando si tratta di trattare temi concernenti l'esistenza delle persone, cioè umani, e la loro lotta tra la vita e la morte, allora bisogna cercare di fare un passo indietro e non utilizzare in maniera atrocemente strumentale le tragedie per continuare ad affermare la propria tetra notorietà, data da "presunti" paladini che pur di difendere acriticamente la libertà, sono pronti a partire lancia in resta, passando tranquillamente sopra ai freschi cadaveri dell'Hotel Rigopiano. 

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