Papa Francesco alla squadra olimpica rifugiati: "Siate un grido di pace e di speranza"

Papa Francesco ha scritto una lettera alla prima squadra di rifugiati che partecipa ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro.
"Cari fratelli"scrive Papa Bergoglio nella missiva pubblicata da 'Radiovaticana' "voglio farvi pervenire il mio saluto e il mio desiderio di successo in queste Olimpiadi. Che il coraggio e la forza che portate dentro possano esprimere attraverso i Giochi Olimpici, un grido di fratellanza e di pace. Che, tramite voi tutti, l'umanità comprenda che la pace è possibile, che con la pace tutto si può guadagnare; invece con la guerra tutto si può perdere. Desidero che la vostra testimonianza faccia bene a noi tutti. Prego per voi e per favore vi chiedo di pregare per me. Che Dio vi Benedica”. Firmato: “Fraternamente, Francesco".
Della squadra fanno parte 10 atleti, 6 uomini e 4 donne, che hanno sfilato al Maracanà con un'unica bandiera, quella delle Olimpiadi: ci sono due nuotatori siriani, due judoka della Repubblica Democratica del Congo e sei corridori provenienti da Etiopia e Sud Sudan. Sono tutti fuggiti da violenze e persecuzioni e hanno cercato rifugio in altri Paesi. La 18enne Yusra Mardini, siriana, profuga a Lesbo, ha salvato decine di persone spingendo a nuoto con la sorella il gommone fino a riva. Parlano lingue diverse ma rappresentano un unico popolo di oltre 60 milioni di persone in fuga che hanno in comune il dolore e la speranza.

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