Alfano: "Collaborare con la Libia per l'immigrazione"

"Sulla situazione degli sbarchi sulle coste italiane non c'è un prima e un dopo, ci sono due rotte: una dalla Siria verso la rotta balcanica, l'altra quella del Mediterraneo centrale, di persone che scappano dal Corno d'Africa. Qui per noi il problema è la Libia; incontrerò giovedì il ministro libico per vedere se riescono a controllare i flussi. La collaborazione potrebbe essere un punto di svolta fondamentale per ottenere un presidio stabile sulle rotte libiche" ha dichiarato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ospite a 'La telefonata' di Belpietro "I dati cambiano di giorno in giorno perchè basta che ci sia un'ondata di sbarchi di tre giorni che le percentuali cambiano. Secondo i dati di ieri, abbiamo un +4,7% sugli sbarchi dell'anno prima, quindi non c'è una situazione di emergenza. A oggi i numeri sono analoghi, il punto fondamentale è andare alla radice del problema, che in Libia è la stabilità del governo e il controllo delle coste".
Quanto a un possibile nuovo fronte dall'Egitto, anche come conseguenza del caso Regeni, il ministro tende a smentire l'ipotesi: "Non abbiamo certezza di tutto questo, non voglio negarlo ma non posso confermarlo. Con l'Egitto i rapporti di collaborazione sono buoni, ma non credo che al governo sia utile un atteggiamento di questo genere e non credo ci sia stata una scelta di chiudere un occhio per favorire la partenza dei migranti".
Quanto all'idea italiana di aiuti ai Paesi africani tramite anche l'emissione di eurobond, osteggiata dalla Germania, Alfano sottolinea che "la nostra strategia è piu ampia e prevede la cooperazione e progetti di sicurezza con i Paesi partner in Africa, da finanziarie eventualmente con gli eurobond. Poi, è evidente che non c'è piena intesa di vedute con la Germania, ma se loro hanno altre idee le facciano sapere, ma aumentare le tasse non è una buona idea. Oggi pomeriggio incontrerò il collega tedesco e sono certo che troveremo una buona alleanza e un'intesa sulle questioni, anche sul Brennero. La frontiera è aperta e siamo nelle condizioni di dire che non c'è stato nessun problema d'incremento di flussi di migranti dall'Italia verso l'Austria", ha chiosato il ministro.

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