Squinzi: "Bisogna guardare al futuro: annuncio una missione a Teheran"

"Bisogna guardare al futuro in modo positivo. Annuncio una prossima missione a Teheran, dall'8 al 10 febbraio alla presenza dei ministri Delrio e Martina, che accompagneranno delegazione di oltre 100 imprenditori". Sono le parole del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel suo intervento al Business Forum Iran-Italia, organizzato in collaborazione con l'Ice, alla presenza del presidente della Repubblica islamica di Teheran, Hassan Rouhani.

"L'evoluzione della situazione geopolitica renderà sempre più l'Iran un hub importante per gli scambi commerciali in una zona strategica - ha sottolineato Squinzi -. I settori di interesse sono molti, da quello ospedaliero all'automotive, dall'agricoltura al gas. Auspico che il 2016 possa portare benessere e prosperità al popolo iraniano e possa essere l'anno decisivo per ridare impulso alla collaborazione tra Italia e Iran".

"Le sanzioni non servono a nulla, non portano da nessuna parte", ha detto il presidente iraniano Rouhani. "L'Iran è il paese più sicuro e stabile della regione. L'Iran non attaccherà nessun paese e non entrerà nelle decisioni di alti paesi. L'Iran si difende con forza, ha regolamenti affidabili e non mancherà ai propri impegni nei confronti di altri paesi, sia a livello pubblico che privato. Perché abbiamo sempre rispetto i nostri impegni internazionali. Siamo un popolo di grande cultura e civiltà, come gli italiani - ha aggiunto Rouhani -. Le condizioni interne al mio paese, oltre alla sicurezza, sono davvero eccezionali. Non serve spiegare che dopo anni di sanzioni ha potenzialità che devono realizzarsi. Oggi ci sono spazi vuoti da riempire in una economia decisamente emergente", ha sottolineato. "L'Italia per noi ha un'importanza particolare, anche per la storica collaborazione. Gli iraniani conoscono la vostra cultura e le vostre imprese, e si fidano dell'Italia. La nostra economia è volta ad aumentare la forza occupazionale, da qui viene tutta l'importanza che vogliamo dare alle piccole e medie imprese e in questo ambito l'Italia ha davvero molto da dire", ha concluso.

"La scelta del governo iraniano di fare il primo viaggio diplomatico in Italia non è causale, vista anche la lunga amicizia tra i nostri due paesi e i nostri popoli. Per noi è il riconoscimento della perseveranza con cui l'Italia ha sempre scommesso sul'Iran", ha sottolineato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.

"Quello iraniano è il mercato con il potenziale più alto tra quelli più vicini all'Italia. Abbiamo un piccolo vantaggio e dobbiamo saperlo sfruttare", ha spiegato il presidente dell'Ice, Riccardo Monti. "In un mercato di 80 milioni di persone, sono sicuro che un imprenditori e iraniano, se può, sceglie un imprenditore italiano per concludere affari", ha aggiunto. "Vogliamo moltiplicare per dieci i nostri investimenti diretti", ma "dobbiamo correre", ha proseguito Monti.

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