ROMA. Il PIL italiano è salito in estate per il 3° trimestre consecutivo, ma a ritmo attenuato: +0,2% congiunturale, dopo il +0,3% del 2° e il +0,4% del 1°. La variazione acquisita per il 2015 è di +0,6%. Lo riferisce il Centro Studi Confindustria nel rapporto Congiuntura Flash.
In settembre l’anticipatore OCSE per l’Italia è ulteriormente avanzato (0,07% da 0,04%) e suggerisce che il recupero del PIL proseguirà anche nei prossimi trimestri.
L’attività industriale è salita dello 0,4% in ottobre (stima CSC), dopo il +0,2% in settembre, portando la variazione acquisita nel 4° trimestre a +0,4%. La componente ordini del PMI manifatturiero (Markit) segnala una robusta espansione: +1,4 punti su settembre (a 55,3), grazie sia alla domanda estera sia a quella interna, quest’ultima trainata soprattutto dai consumi.
Le attese di produzione (ISTAT) sono più favorevoli (saldo a 14,0, da 11,3 nel 3°) e anticipano un più vivace andamento dell’attività per fine anno. Nei servizi il PMI segnala in ottobre un andamento analogo a quello registrato in settembre e nel 3° trimestre (indice a 53,4 da 53,3).
"In Italia l’economia stenta a prendere quota, come indicano i deludenti dati del terzo trimestre (ma che fine ha fatto l’ottima annata turistica?), appesantiti dai contraccolpi della debole domanda estera. Comunque, la domanda interna è più vivace e i primi indicatori qualitativi autunnali (fiducia, PMI) sono in miglioramento rispetto all’estate. In attesa che si faccia sentire la spinta del contenuto espansivo della Legge di stabilità ", sottolinea il Csc.
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