Boldrini: "Per l'immigrazione servono standard comuni"

«Ho letto con piacere l’intervista al Corriere della Sera del presidente del Consiglio Renzi. Ha detto cose molto condivisibili. Mi sono occupata per 15 anni di diritto d’asilo (come portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, ndr) e credo che sia un tema sul quale l’Unione Europea possa avviare una vera politica di integrazione, che implica anche uniformare gli standard di protezione e di assistenza». Lo dice, in un'intervista al Corriere della Sera, la presidente della Camera Laura Boldrini che aggiunge: «Siamo di fronte alla più grave crisi dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale, con 60 milioni di persone costrette a fuggire nel mondo, un esercito pari alla popolazione italiana che non ha più una patria. Ma va sempre ricordato che la gran parte di loro si trova nei Paesi del Sud del mondo. È anche per far fronte a questo quadro che è necessaria un’Europa più unita, capace di dare risposte alle grandi sfide globali. Un’Europa 2.0 che si chiama Stati Uniti d’Europa. Bisogna che ciascuno sia disposto a una condivisione di sovranità ripensando anche all’architettura europea. Questo è il momento giusto per farlo perché tutti hanno preso atto dei limiti di questa Europa e hanno capito che dobbiamo andare avanti su una strada che ci renda più forti. L’Europa ci conviene. Anche per dare certezza ai nostri partner che, a cominciare dal presidente Obama, vedono la nostra debolezza con preoccupazione, mentre sanno che un soggetto coeso è capace di stabilizzare un’intera regione». 

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