Quirinale: attesa per l'ultimo messaggio di fine anno del presidente Giorgio Napolitano

Riforme in ogni settore, maggiore coraggio della politica e fiducia per il futuro del Paese: potrebbero essere questi i concetti del discorso di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Dovrebbe essere un messaggio leggermente più breve ma decisamente incisivo con l'obiettivo di scuotere positivamente un Paese accartocciato su se stesso, spaventato e sulla difensiva. Sarà il nono e l'ultimo per Giorgio Napolitano che si congederà dagli italiani con un intervento che con tutta probabilità non rinuncerà ad almanaccare con un linguaggio semplice le criticità di passaggi parlamentari in realtà assai complessi e la farraginosità delle attuali dinamiche politiche, nonche' le piaghe che ancora affliggono l'Italia. E spiegherà al Paese reale come è nato questo suo secondo ed eccezionale impegno da primo cittadino e naturalmente anche le personalissime ragioni di una conclusione anticipata del gravoso impegno che lui ha sempre dato per certa sin dal discorso di insediamento alle Camere.

Si tratterà quasi di un colloquio quindi, personale e diretto, con gli italiani che a quell'ora saranno in attesa di stappare le bottiglie e dimenticare almeno per una notte i tanti problemi di questi mesi. Fiducia e coraggio non mancheranno nel messaggio: ma senza nascondere i tanti problemi da aggredire. Anche per questo Napolitano insisterà molto sui tanti esempi di un'Italia che funziona, che non si rassegna e che - se sarà accompagnata dalle giuste scelte politiche - saprà risollevarsi da questi anni di crisi durissima. I giovani, la ricerca italiana d'eccellenza, le imprese che funzionano e ci ammirano nel mondo. Il presidente anche domani batterà su questi tasti dopo aver già salutato il mondo della politica con un articolato discorso alle Alte cariche dello Stato nel quale ha sostenuto gli sforzi riformatori del Governo Renzi e messo in guardia tutti dai pericoli dell'anti-politica. Il capo dello Stato da giorni sta scrivendo il suo messaggio, questa volta più che mai in solitudine. Punto per punto nel suo studio al Quirinale, chiedendo solo qualche consiglio ai suoi collaboratori più stretti. Poi, dopo le consuete prove televisive affinché la diretta delle 20:30 sia ineccepibile, tutto sarà pronto per il congedo dal Paese.

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