Fiat: nessun rischio per la fusione con Chrysler

Secondo Fiat non c'è nessun rischio che possa saltare la fusione con Chrysler. "Anche se tutte le comunicazioni e conferme ancora da abbinare fossero abbinate - afferma il Gruppo - il numero massimo di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato comporterebbe una esposizione complessiva inferiore al limite" di 500 milioni.

Il limite dei 500 milioni non è ancora stato superato nell'esercizio del diritto di recesso per la fusione con Chrysler da parte dei soci di Fiat. E' quanto si legge in una nota del Lingotto in cui viene indicato che i dati definitivi saranno resi noti il prossimo 4 settembre.

"Sono lieto di questo risultato, attendiamo ora il completamento di questo progetto che è stato sul nostro tavolo sin dall'acquisizione della totalità del capitale di Chrysler". E' il commento delpresidente del Lingotto John Elkann sul primo risultato parziale sull'esercizio del diritto di recesso per la fusione in Fca. La quotazione sul Nyse (la Borsa di New York, ndr) - prosegue Elkann - darà il giusto rilievo all'importanza delle attività del Gruppo sul mercato statunitense e renderà più efficienti le nostre attività di finanziamento".

"Mi rassicura il fatto che la stragrande maggioranza dei nostri azionisti abbia scelto di continuare nel proprio impegno di azionisti fedeli". Lo afferma l'ad di Fiat Sergio Marchionne commentando i primi dati sul diritto di recesso dei soci Fiat alla fusione con Chrysler in Fca. Secondo Marchionne "le recenti stravaganze dei mercati azionari e l'andamento delle azioni Fiat negli ultimi giorni hanno aggiunto a questo processo un grado di complessità inatteso e, a mio modo di vedere, ingiustificato". Quanto al primo parziale risultato delle adesioni da parte degli azionisti, "la loro fiducia ed il loro sostegno al piano strategico che abbiamo delineato per i prossimi cinque anni - prosegue il manager - hanno importanza decisiva in questo momento, in cui entriamo in una fase di realizzazione che migliorerà drasticamente il posizionamento di mercato del nostro Gruppo e dei nostri marchi".

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