Brasile 2014, Prandelli si dimette: “Mi dimetto ma la colpa è anche dell’arbitro”

di Stella Dibenedetto - Mentre Mario Balotelli e Andrea Pirlo versavano lacrime per un’eliminazione dolorosa, mentre Gigi Buffon cercava di trovare una giustificazione al fallimento azzurro, Cesare Prandelli prende atto del fallimento e lascia la Nazionale: "Ho parlato con Abete dopo la partita, giusto prendersi le responsabilità del progetto tecnico: ho deciso di rassegnare le dimissioni, sono irrevocabili". Abete spera in un ripensamento del C.T. ma anche lui andrà via: “Tra venerdì e lunedì convocherò il Consiglio federale: vi parteciperò rassegnando le mie dimissioni irrevocabili. Spero che Prandelli ci ripensi: è stato fatto il massimo rispetto a quello che oggi è il nostro calcio. Non vanno sottovalutati il secondo posto all'Europeo e il terzo alla Confederations". 
La rabbia di Cesare Prandelli: “Assurdo restare in dieci in una partita come questa - spiega il c.t. della nazionale commentando l'episodio dell'espulsione di Marchisio - Quando lotti su ogni pallone, ci può stare qualche fallo, ma non ho visto nessun fallo da rosso". Per il C.T., il colpevole, è l’arbitro: “Gara condizionata dall'espulsione di Marchisio e quella mancata di Suarez? Assolutamente sì". 
Il bilancio mondiale dell’Italia: “L'Italia ha fatto una gran prima partita, male la seconda, la terza ce la siamo giocata fino in fondo. L'Uruguay non ha mai tirato in porta, dispiace uscire così. Mi assumo tutte le responsabilità del progetto tecnico in ogni caso: la preparazione ce l'avevamo ancora nelle gambe, ma se ti fanno giocare sempre in certe condizioni è dura. Siamo stati l'unica squadra a giocare a Manaus e due volte all'una. Ma non è il caso di aggrapparci a queste cose". 
L’analisi del match: “Balotelli? Non sai mai quando è nervoso e quando è calmo. L'ho sostituito perché avevo paura di restare in dieci. Il mio futuro? Se un rosso mette in discussione tutto dopo un progetto di 4 anni ci può stare, faremo delle riflessioni e vi faremo sapere". 
Prandelli che ha rinnovato il contratto con la Federazione prima dell’inizio dei Mondiali, ha ancora due anni di contratto. Il progetto prevede che Prandelli guidi la Nazionale fino agli Europei 2016 in Francia. Dopo il fallimento mondiale, però, potrebbe succedere di tutto.

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