Ucraina nel baratro: ripresi scontri a Kiev

KIEV. Sono ripresi i combattimenti tra polizia e manifestanti antigovernativi nel centro di Kiev. La tregua annunciata ieri sera dal presidente ucraino Viktor Ianukovich sembra essere già terminata. Gli insorti hanno costretto gli agenti delle forze speciali ucraine ad arretrare abbandonando le posizioni conquistate in Maidan, la piazza centrale di Kiev. Si sentono in continuazione colpi di arma da fuoco, e continua anche il lancio di molotov. Un mezzo della polizia è in fiamme.
In tutto questo il Parlamento è stato evacuato per precauzione. Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, alla vigilia dell'incontro (poi annullato) col presidente ucraino Viktor Ianukovich, ha dichiarato: "Dirò che bisogna fermare la violenza, che è evidentemente inaccettabile, e che ci apprestiamo questo pomeriggio ad adottare sanzioni contro i responsabili della violenza". Il meeting però non ha avuto luogo.
"Invito fortemente il governo ucraino ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l'opposizione, i legami con la Nato saranno seriamente danneggiati".
Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen.

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