Decadenza: respinte pregiudiziali. Spunta rete wi-fi 'Tutti a casa'

Non c'è più grossa aria di scontro né in Aula, né nei corridoi del Palazzo solitamente animati in occasioni così cruciali. Ascoltando alcuni esponenti di Forza Italia sembra quasi che l'attenzione si sia spostata ormai fuori dal Palazzo, dando per scontato questo "inutile e vergognoso" passaggio parlamentare con il quale si confermerà l'addio dell'ex premier alle Camere. Molti senatori di FI vogliono prendere parte alla manifestazione organizzata a via del Plebiscito davanti all'abitazione del Cavaliere.
L'Aula respinge le questioni pregiudiziali sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Il voto e' avvenuto per alzata di mano.
La questione sospensiva sulla decadenza di Berlusconi è stata respinta dall'Aula del Senato con alzata di mano.
Nel dibattito generale si sono iscritti a parlare 25 senatori. Sono ben 22 quelli che parlano contro la decadenza di Silvio Berlusconi, quasi tutti di Forza Italia, Gal e Nuovo Centrodestra. A favore della decadenza per Berlusconi sono iscritti solo due senatori del M5S. Si è iscritto a parlare anche il senatore del Psi Enrico Buemi, che era a favore del voto segreto e in passato si era espresso a favore della decadenza.
'Tutti a casa'. E' il nome di una linea per la connessione wi-fi che spunta nell'aula del Senato nel giorno in cui si vota la decadenza di Silvio Berlusconi. Il pensiero immediato va ai senatori del Movimento 5 Stelle, che dello slogan 'Tutti a casa' hanno fatto il proprio cavallo di battaglia; ma dall'ufficio stampa del gruppo fanno sapere che non si tratta di un'iniziativa del M5S.
E' iniziata nell'Aula del Senato la seduta dedicata al voto per la decadenza di Berlusconi. Tocca al presidente della Giunta delle Immunità Dario Stefano leggere la relazione della Giunta che non conferma la convalida dell'elezione dell'ex premier. Le votazioni degli ordini del giorno che possono venir presentati in difformità alla relazione della Giunta per le Immunità cominceranno alle 17.
"Il parere della giunta del regolamento non è vincolante e chiedo che lei possa intervenire per ristabilire il voto segreto". La richiesta è del capogruppo del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani, che condivide la richiesta della senatrice Casellati e di Nitto Palma di Forza Italia. Schifani parla di una "interpretazione innovativa" rispetto alla prassi del voto segreto, rivendicando che ''riguarda una persona che ha diritto alla segretezza del voto".
"Domani scendono in piazza tutti i cittadini consapevoli di quello che sta avvenendo che sono preoccupati, che non lo fanno per difendere me, ma che hanno a cuore il futuro del Paese e la nostra libertà. Credo che la manifestazione sia assolutamente legittima e pacifica e sia solo l'inizio". Lo afferma Silvio Berlusconi a Studio Aperto. "No, io ho lavorato bene per il mio paese come imprenditore e uomo di Stato, sono italiano al 100% e sono sceso nel 94 in politica per evitare un destino illiberare e una deriva giustizialista all'Italia, c'era da essere preoccupati. Non ho mai avuto ambizione politica, continuerò a difendere quello che io ritengo il primo dei diritti e cioè la libertà. Lo farò con orgoglio". "Nelle carte Usa ci sono testimonianze da parte di una ex dirigente di primissimo piano del gruppo Agrama che provano la mia estraneità al meccanismo messo in atto. Io non sono mai stato socio occulto di Agrama ma sono stato anzi parte lesa di questa operazione che ha procurato a Mediaset il danno di numerosi milioni di dollari". Afferma Berlusconi a Studio Aperto.
''Temo l'arresto? Non saprei. Certo e' che nei miei confronti c'e' un odio totale da parte di una magistratura che ha impiantato 57 processi contro di me...". Lo afferma Silvio Berlusconi parlando alla telefonata di Belpietro nel corso della quale ribadisce di non aver mai chiesto ''salvacondotti'' e di aver lavorato esclusivamente per il bene del Paese. ''Da qui in avanti gli elettori del centrodestra devono guardare in faccia alla realta', alla nostra storia e dare il voto ad una sola forza politica'', ha aggiunto Berlusconi.

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