Riforme, resta nodo legge elettorale

ROMA - Negli uffici del governo alla Camera il vertice di maggioranza per sciogliere i nodi che restano aperti sulle mozioni di indirizzo sulle riforme che saranno votate domani in Parlamento. Al centro del braccio di ferro tra Pd e Pdl la legge elettorale e la composizione della 'Commissione dei 40' che redigerà i testi delle riforme. Dopo l'incontro di questa mattina, si cerca di trovare un accordo e scrivere la bozza delle mozioni. Sono presenti i capigruppo di maggioranza e Dario Franceschini e Gaetano Quagliariello.

Nella mozione sulle riforme che sarà votata domani ci sarà un riferimento a "una legge elettorale condivisa" ma nessun riferimento a tempi di approvazione o contenuti. E' l'accordo raggiunto dalla maggioranza sul testo, secondo quanto riferisce Pino Pisicchio (Cd) al termine dell'incontro.

Il Pdl, spiega Renato Brunetta, chiede di avere "lo stesso numero di membri" del Pd, con il totale azzeramento del premio di maggioranza e un'adeguata maggioranza delle opposizioni. Il Pd, con Luigi Zanda, si dice disponibile a "trovare un modo per riproporzionalizzare" la rappresentanza, "ma tenendo conto del numero dei parlamentari", che sono per il Pd più numerosi.

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