Cremlino: "Molto vicini ad accordo ma Kiev e Ue lo affossano". Zelensky vedrà Trump domenica in Florida


Kiev - Mentre sul campo continuano i combattimenti, sul piano diplomatico si moltiplicano segnali e dichiarazioni che lasciano intravedere un possibile punto di svolta nel conflitto in Ucraina. Per il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, una soluzione “è vicina” e richiede soltanto “l’ultimo sforzo”. Tuttavia, secondo Mosca, Kiev e l’Europa starebbero rafforzando gli sforzi per affossare un accordo.

Di diverso avviso la Commissione europea. La portavoce Arianna Podestà ha sottolineato che, nonostante i colloqui in corso a Miami, “non ci sono indicazioni che la Russia sia realmente interessata alla pace o a un cessate il fuoco”. L’approccio dell’Unione europea, ha ribadito, resta duplice: continuare a sostenere l’Ucraina e aumentare la pressione sulla Russia affinché si sieda seriamente al tavolo dei negoziati.

In questo contesto si inserisce l’annuncio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha confermato un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in programma domenica 28 dicembre in Florida, con ogni probabilità a Mar-a-Lago. “Abbiamo un programma ampio – ha dichiarato Zelensky – discuteremo delle garanzie di sicurezza”. Il leader ucraino ha aggiunto che nei colloqui potrebbero essere coinvolti anche rappresentanti europei.

L’incontro arriva dopo una serie di contatti telefonici tra l’inviato speciale Usa Steve Witkoff, Jared Kushner e il segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale ucraino Rustem Umerov, segno di un’intensa attività diplomatica nelle ultime ore.

Nel frattempo, la Russia ha dichiarato di essere pronta a firmare un patto di non aggressione reciproca con i Paesi Nato. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, precisando però che l’intesa dovrà avere valore di “atto giuridico internazionale a tutti gli effetti”.

Sul terreno, però, la guerra non si ferma. Nel distretto di Kramatorsk, nel Donetsk, un uomo è stato ucciso da un drone. Le autorità locali denunciano l’uso dei droni russi “per dare la caccia ai civili, anche durante le missioni di evacuazione”. Nel solo giorno di Natale si contano tre morti e tredici feriti. È stata inoltre colpita un’infrastruttura critica nella regione occidentale di Volinia.

In Russia, il Servizio di sicurezza federale (FSB) ha annunciato di aver sventato un attentato contro un militare a Stavropol, arrestando una donna, cittadina russa nata nel 2007.

Tra aperture diplomatiche, accuse incrociate e un conflitto che continua a mietere vittime, i prossimi giorni – e l’incontro tra Zelensky e Trump – potrebbero rivelarsi decisivi per comprendere se la pace resterà un’ipotesi lontana o diventerà un obiettivo concreto.

Posta un commento

0 Commenti