Intensificati gli attacchi israeliani a Gaza: decine di vittime e fuga di massa


Gaza City – L’avanzata dei carri armati israeliani a Gaza City, supportati da droni ed elicotteri, sta causando pesanti vittime e un esodo di massa tra i civili palestinesi. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, i raid notturni hanno provocato almeno 41 morti nella sola giornata di oggi, mentre ieri il bilancio era di almeno 62 vittime. Nel corso dei raid, circa 40 attacchi sono stati registrati in soli 20 minuti, colpendo anche il campo profughi di Nuseirat.

Il portavoce in lingua araba delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) ha scritto sui social: "Abbiamo iniziato a distruggere le infrastrutture di Hamas a Gaza City". La violenza ha spinto oltre 350mila palestinesi a lasciare la zona nordoccidentale della città, dirigendosi verso altre aree della Striscia di Gaza.

La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione. Il senatore americano Marco Rubio ha chiesto ad Hamas di accettare un accordo, indicando Doha come unica mediatrice possibile, mentre il ministro israeliano della Difesa, Yoav Katz, ha dichiarato: "Gaza brucia, non torneremo indietro". Intanto, le famiglie degli ostaggi israeliani hanno organizzato nuove proteste e il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente Usa Donald Trump dopo le sue minacce rivolte ad Hamas.

Parallelamente, una commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite ha accusato Israele di aver commesso un “genocidio” nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023, con l’intento di distruggere i palestinesi.

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