Ivrea – A quasi due anni da quel tragico 30 agosto 2023, la Procura di Ivrea ha chiuso le indagini sulla strage di Brandizzo, nella quale cinque operai persero la vita, travolti da un treno in corsa mentre lavoravano sui binari della linea ferroviaria Milano-Torino, all’altezza della stazione di Brandizzo, a circa 20 chilometri da Torino.
Il bilancio delle indagini è pesante: 24 gli indagati complessivi, tra cui 21 persone fisiche e 3 società, tutte accusate a vario titolo di omicidio colposo. Secondo quanto emerso, il treno viaggiava a circa 160 chilometri orari al momento dell’impatto.
Nel fascicolo dell’inchiesta figurano anche due ex amministratori delegati di Rfi: Vera Fiorani, in carica fino al 19 maggio 2023, e Gianpiero Strisciuglio, che ha guidato l’azienda fino a marzo 2025. Entrambi sono indagati in quanto datori di lavoro nell’ambito della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le società coinvolte nell’inchiesta sono:
• Rfi (Rete Ferroviaria Italiana),
• Sigifer, ditta di Borgo Vercelli
specializzata in lavori ferroviari,
• Clf (Costruzioni Linee Ferroviarie), con sede a Bologna.
Una novità significativa riguarda il venir meno dell’ipotesi di omicidio volontario con dolo eventuale, inizialmente valutata dalla procura. La ricostruzione degli inquirenti ha portato ad attribuire le responsabilità nell’ambito della colpa, seppur gravissima, escludendo il dolo.
L’inchiesta punta ora a chiarire in maniera definitiva le dinamiche e le responsabilità che hanno portato a una delle tragedie ferroviarie più gravi degli ultimi anni, avvenuta mentre i lavoratori erano impegnati in un intervento di manutenzione sui binari.
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