KIEV – Un’altra notte di violenti attacchi ha scosso l’Ucraina. Le forze russe hanno colpito con raid missilistici e droni kamikaze la città di Kharkiv, provocando almeno 2 morti e 54 feriti, secondo quanto riferito dalle autorità locali. Tra i feriti si contano anche diversi bambini e operatori dei servizi di emergenza.
Gli attacchi hanno colpito edifici residenziali e infrastrutture civili, aggravando ulteriormente la situazione umanitaria nella seconda città più popolosa del Paese. Il sindaco Ihor Terekhov ha denunciato che i raid sono stati “intensi e mirati contro obiettivi civili”. Le squadre di soccorso sono state al lavoro tutta la notte tra le macerie.
Anche Odessa, la città portuale sul Mar Nero, è finita nel mirino dei droni russi. Le autorità militari ucraine riferiscono che sono stati intercettati e abbattuti diversi droni Shahed di fabbricazione iraniana, ma alcuni avrebbero comunque causato danni in prossimità di installazioni energetiche e depositi logistici.
Bruxelles pronta a colpire ancora Mosca: nuovo price cap sul petrolio
In risposta all’escalation militare russa, l’Unione Europea sta preparando un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Fonti comunitarie riferiscono che tra le misure al vaglio figura un abbassamento del tetto al prezzo del petrolio russo esportato via mare, che potrebbe essere fissato a 45 dollari al barile, rispetto ai 60 dollari attuali.
L’obiettivo è ridurre ulteriormente le entrate energetiche della Russia, che continuano a finanziare lo sforzo bellico. Il nuovo pacchetto di sanzioni, il quindicesimo dall’inizio dell’invasione nel 2022, potrebbe essere approvato già nei prossimi giorni, con un’azione coordinata tra i Paesi membri.
Cresce la tensione internazionale
La nuova ondata di attacchi russi coincide con la crescente pressione diplomatica sull’Occidente per fornire maggiori sistemi di difesa aerea all’Ucraina, in particolare a protezione delle città esposte come Kharkiv e Odessa. Kiev continua a chiedere l’invio di più sistemi Patriot e radar avanzati, mentre il conflitto entra in una fase sempre più intensa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia “vuole trasformare l’Ucraina in una zona di terrore e oscurità ”, ma ha ribadito che il popolo ucraino “non si piegherà ”.
Intanto, la comunità internazionale guarda con preoccupazione all’evolversi del conflitto, mentre si moltiplicano gli appelli per una nuova iniziativa diplomatica che eviti un’ulteriore escalation.
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