Parigi, 8 giugno 2025 — È finita con le lacrime, gli applausi, le racchette spezzate e i miracoli sportivi. La finale più lunga dell’Era Open al Roland Garros, durata 5 ore e 29 minuti, ha consegnato per il secondo anno consecutivo la coppa a Carlos Alcaraz, che rimonta da due set sotto e sconfigge Jannik Sinner 4-6 6-7 6-4 7-6 7-6 in un duello che ha riscritto i confini della resistenza e della classe tennistica.
Un dramma sportivo senza respiro. Jannik, numero 1 al mondo, ha avuto tra le mani tre match point nel quarto set e ha anche servito per il titolo. Ma l’energia infinita di Carlos, mai così vicino all’abisso, ha ribaltato tutto, punto dopo punto, fino a chiudere con un passante in corsa che ha fatto esplodere lo Chatrier e infranto i sogni azzurri.
Un inizio azzurro: Sinner domina i primi due set
Nel primo parziale, nonostante un avvio complicato al servizio, Sinner riesce a trovare il ritmo giusto. Dopo un break e controbreak, è l’altoatesino a imporsi grazie a una solidità crescente e a un rovescio profondo che blocca la spinta dello spagnolo: 6-4, con il 54% di prime in campo e pochi errori nei momenti chiave.
Nel secondo set, l’azzurro accelera: vola sul 3-0 con una striscia di cinque game consecutivi, mentre Alcaraz appare spaesato e in discussione con il proprio box. Il pubblico prova a risvegliarlo, ma Jannik è inarrestabile. Quando però serve per il set sul 5-3, cede il servizio. Si arriva al tie-break, dove l’azzurro mantiene lucidità e chiude 7-4, portandosi avanti due set a zero.
La resurrezione di Carlos
Nel terzo set, Alcaraz cambia marcia. Sfrutta una disattenzione di Sinner e strappa il break decisivo sul 2-1. Il suo tennis si fa più vario, le smorzate tornano a fare male, e il fisico sembra recuperato. Chiude 6-4 e riapre la partita.
Il quarto set è pura tensione: Jannik ha l’occasione di chiudere, ma il suo dritto lo tradisce. Va a servire per il titolo, arriva a tre match point, ma Alcaraz li annulla uno dopo l’altro con colpi da fenomeno. Si va al tie-break e il pubblico francese, schierato con lo spagnolo, spinge Carlos verso il 7-3 che vale il quinto.
L’ultimo atto: un super tie-break da leggenda
La bilancia a questo punto pende verso lo spagnolo. Sinner accusa la stanchezza e cede subito il servizio. Ma, come già accaduto nel set precedente, riesce con orgoglio a tornare sotto: 5-5. Alcaraz ha un’altra occasione per chiudere sul 6-5 ma sbaglia. Si arriva al super tie-break, dove Carlos sale subito 6-0. Jannik tenta una disperata rimonta, ma lo spagnolo è in trance agonistica.
Il match si chiude 10-5, con un passante vincente che resterà nella memoria collettiva degli appassionati. Carlos crolla a terra, esausto, mentre Jannik lo guarda con gli occhi pieni di rabbia e incredulità . Non ha perso, è stato superato da qualcosa di più grande.
Alcaraz: 5 Slam a 22 anni, è lui il nuovo dominatore
Carlos Alcaraz conferma il titolo a Parigi e porta a 5 il numero di Slam in carriera, superando Sinner che resta a quota 3. Il conto, però, è apertissimo. La rivalità tra questi due talenti è ormai la nuova colonna portante del tennis mondiale. Il prossimo capitolo sarà sull’erba di Wimbledon, dove Alcaraz è campione in carica e Jannik cercherà il riscatto.
Una finale che non dimenticheremo. Per la qualità . Per la lotta. Per la bellezza tragica dello sport.
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