TEL AVIV – La tensione in Medio Oriente è ormai a un punto di non ritorno. Nelle ultime ore, un’escalation senza precedenti ha visto Israele colpire obiettivi strategici in Iran, tra cui il reattore ad acqua pesante di Arak, mentre missili iraniani hanno preso di mira il centro di Israele, colpendo anche l’ospedale Soroka di Beersheba. A renderlo noto è stato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con un duro messaggio su X (ex Twitter): “Questa mattina i tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l’ospedale Soroka e contro la popolazione civile nel centro del Paese. I tiranni di Teheran ne pagheranno il prezzo.”
Raid notturni su Teheran, Tel Aviv sotto attacco
Secondo fonti militari, l’aviazione israeliana ha condotto nuovi raid notturni su Teheran, colpendo strutture considerate ad alto valore strategico. L’operazione ha incluso – confermano fonti occidentali – l’attacco al reattore nucleare di Arak, già noto all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA). Le conseguenze dell’attacco sono ancora oggetto di valutazione.
Contemporaneamente, Tel Aviv è stata nuovamente bersagliata da una raffica di missili iraniani, alimentando l’allarme tra la popolazione civile e spingendo le autorità israeliane a intensificare le misure di emergenza e i controlli nelle città.
Trump approva il piano d’attacco, ma attende il via libera
Secondo un’esclusiva del Wall Street Journal, il presidente americano Donald Trump avrebbe approvato un piano d’attacco sull’Iran, ma avrebbe deciso di rimandarne l’attuazione in attesa di ulteriori sviluppi. L’indiscrezione arriva mentre cresce la pressione su Israele affinché mantenga la linea dura, con lo stesso Trump che – dietro le quinte – spingerebbe Netanyahu a non arretrare.
Le reazioni internazionali
Il conflitto, che rischia di travolgere l’intera regione, ha già suscitato reazioni contrastanti sul piano diplomatico. Il presidente russo Vladimir Putin, pur monitorando con attenzione la situazione, ha dichiarato: “Teheran non ha chiesto aiuto militare alla Russia.” Un segnale che Mosca, al momento, intende restare ai margini del confronto diretto.
Sul fronte nucleare, è intervenuta anche l’AIEA, che ha precisato: “Non abbiamo mai affermato che Teheran stia fabbricando una bomba nucleare.” Una smentita che mira a smorzare le ipotesi circolanti circa un’accelerazione del programma atomico iraniano.
Khamenei: “Mai arrenderci”
In un messaggio video trasmesso alla nazione, la Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha lanciato un monito chiaro: “Mai arrenderci. Ogni aggressione contro il nostro Paese avrà conseguenze irreparabili.” Il tono minaccioso del discorso ha alimentato il timore che le ostilità possano estendersi oltre i confini attuali.
La situazione resta estremamente fluida, con la comunità internazionale che guarda con crescente preoccupazione all’evolversi degli eventi. Intanto, la popolazione civile, sia in Israele che in Iran, paga il prezzo più alto di uno scontro che sembra ormai sfuggito a ogni logica diplomatica.
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