GRAZ – È di almeno 11 morti e numerosi feriti, alcuni dei quali in condizioni “estremamente critiche”, il bilancio della drammatica sparatoria avvenuta questa mattina, 10 giugno, nella scuola superiore Borg di Graz, nel Land della Stiria. A compiere il massacro è stato un ex studente 22enne, che ha aperto il fuoco su due classi per poi chiudersi in bagno e togliersi la vita.
Le vittime sono alunni e insegnanti, molti dei quali adolescenti tra i 14 e i 18 anni. Il primo allarme è scattato intorno alle 10 del mattino, nel quartiere Lend, zona Dreischuetzengasse, dove si trova l’istituto colpito. Immediato l’intervento delle forze speciali e dei servizi di emergenza, che hanno attivato il protocollo MANV, utilizzato per la gestione di eventi con un alto numero di feriti.
Secondo quanto riportato dal quotidiano austriaco Krone Zeitung, il giovane responsabile della strage avrebbe lasciato un biglietto d’addio e si sarebbe definito vittima di bullismo negli anni in cui frequentava la scuola. La polizia ha confermato di aver trovato il messaggio durante una perquisizione nella sua abitazione. Il killer possedeva legalmente sia una pistola sia un fucile da caccia, armi che ha utilizzato nell’attacco. Una delle due aule su cui ha aperto il fuoco era proprio quella in cui era stato alunno.
Per ore l’intera area attorno all’edificio scolastico è rimasta isolata, con le autorità che hanno chiesto ai cittadini di non avvicinarsi e seguire le indicazioni delle forze di sicurezza. Solo intorno alle 12 la situazione è stata dichiarata sotto controllo.
Nel frattempo, numerosi leader europei hanno espresso il proprio cordoglio. Anche la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha inviato un messaggio di vicinanza ai familiari delle vittime: “L’Italia è accanto all’Austria in questo momento di immenso dolore”.
Le indagini sono ora in mano alla polizia criminale austriaca, che sta ricostruendo ogni dettaglio della dinamica e del movente, mentre la città di Graz piange una delle pagine più nere della sua storia recente.
0 Commenti