MILANO - Una drammatica vicenda ha scosso Milano nel fine settimana. Ieri, sabato 10 maggio, all’alba, un uomo è stato gravemente ferito con cinque coltellate davanti all’Hotel Berna, in zona Stazione Centrale, da un detenuto in permesso lavorativo, Emanuele De Maria, 35 anni, già condannato per omicidio. Oggi la tragica svolta: De Maria si è suicidato gettandosi dalla terrazza del Duomo, mentre il cadavere di una collega scomparsa è stato ritrovato al Parco Nord. Le indagini della Squadra Mobile e dei Carabinieri stanno cercando di ricostruire l’intera catena degli eventi.
L’aggressione all’Hotel Berna
Tutto è cominciato intorno alle 6:20 di sabato mattina, quando Hani Fouad Abdelghaffar Nasra, 50 anni, italiano di origini egiziane, barista dell’hotel, è stato trovato in un lago di sangue davanti all’ingresso. L’uomo è stato colpito da cinque coltellate: una al torace, due alla schiena, e una al collo che ha reciso carotide e giugulare. Trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda, è stato sottoposto a un intervento e si trova in terapia intensiva.
Il sospettato è Emanuele De Maria, 35 anni, detenuto in regime di permesso lavorativo presso l’albergo. Era evaso il giorno prima, non presentandosi a lavoro e non rientrando nel carcere di Bollate. Secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe atteso il collega per tendergli un agguato. Le immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbero aver ripreso parte dell’aggressione.
Il suicidio in Duomo
Oggi, domenica 11 maggio, un uomo si è lanciato nel vuoto dalla terrazza del Duomo di Milano, morendo sul colpo. Gli investigatori ritengono, in base ai tatuaggi, che si tratti proprio di De Maria, sebbene non vi sia ancora un riconoscimento ufficiale.
Il corpo della collega scomparsa
Contemporaneamente, i Carabinieri hanno rinvenuto il cadavere di una donna nel Parco Nord, dopo una segnalazione al 118. Si tratterebbe di Arachchilage Dona Chamila Wijesuriyauna, 50 anni, collega dei due uomini coinvolti e scomparsa da venerdì. Il suo corpo è stato scoperto in un’area già perquisita più volte. Il cellulare della donna era stato trovato nella metropolitana e restituito al marito, che aveva denunciato la scomparsa.
Secondo le telecamere della stazione Bignami della linea lilla, la donna avrebbe incontrato De Maria sotto casa nel pomeriggio di venerdì. Due ore dopo, le stesse telecamere hanno ripreso solo lui.
Il profilo del detenuto
De Maria stava scontando una pena di 14 anni e 3 mesi per l’omicidio di Oumaima Racheb, una ragazza tunisina di 23 anni, uccisa nel 2016 con una coltellata al collo in un albergo dismesso di Castel Volturno. Dopo l’omicidio era fuggito in Germania, dove fu arrestato nel 2018.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per chiarire eventuali collegamenti tra i due episodi e definire le responsabilità . Il caso ha riaperto il dibattito sulla gestione dei permessi premio per i detenuti e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Una tragedia che lascia Milano sotto shock e pone interrogativi profondi sul sistema di reinserimento sociale dei detenuti.
0 Commenti