Melanoma Day 2025: oltre 1.700 casi diagnosticati grazie anche alla teledermatologia in farmacia


L’Italia investe nella prevenzione dei tumori cutanei: la telemedicina si fa spazio tra le nuove tecnologie della Farmacia dei Servizi. In forte crescita gli screening dermatologici, con risultati concreti nella diagnosi precoce.

Roma, 26 maggio 2025 – In occasione del Melanoma Day, tenutosi lo scorso 6 maggio, emergono i numeri incoraggianti della teledermatologia in farmacia, una nuova frontiera nella prevenzione dei tumori cutanei resa possibile grazie alle tecnologie di tele-refertazione. Nel solo 2024, sono stati diagnosticati oltre 1.700 melanomi grazie anche a sistemi avanzati attivi nelle farmacie aderenti alla Farmacia dei Servizi.

Uno dei casi simbolo arriva dal Veneto: «Era un venerdì quando una persona si è presentata con una lesione sul volto che non guariva. Grazie al dispositivo MedEA, abbiamo inviato le immagini a un dermatologo per la valutazione a distanza. In poche ore è arrivata la diagnosi: carcinoma. Lunedì il paziente era già in ambulatorio per la visita di approfondimento» racconta Francesco Abatianni, farmacista a Castelcucco. Un esempio chiaro delle potenzialità della telemedicina territoriale, capace di intercettare precocemente patologie gravi e attivare un percorso di cura rapido.

Cresce l’adesione delle farmacie alla prevenzione

Secondo Federfarma, oltre il 70% delle 20mila farmacie italiane partecipa oggi al progetto di Farmacia dei Servizi. Un aumento notevole se si pensa che nel 2018 l’adesione era ferma al 18%. Tra i settori in maggiore espansione c’è proprio quello della teledermatologia, che consente di offrire screening veloci, a basso costo e altamente accessibili, pur senza sostituire la visita in presenza.

Nel 2024, in una sola farmacia, sono state effettuate oltre 1.000 immagini diagnostiche e 120 test dermatologici. Le patologie più frequentemente rilevate includono nevi (25%), cheratosi (18%), acne (10%), psoriasi (8%) e dermatiti (8%). Il carcinoma cutaneo rappresenta il 3% dei casi: un dato significativo che conferma l’efficacia della diagnosi precoce.

La voce degli specialisti

«La teledermatologia non può sostituire la mappatura completa dei nei in ambulatorio, ma è fondamentale per un primo screening clinico, soprattutto in presenza di lesioni sospette o sintomi acuti» spiega la dottoressa Laura Del Regno, dermatologa nel team MedEA. «Il referto arriva in giornata, i costi sono inferiori rispetto alla visita tradizionale e il paziente riceve una valutazione specialistica prima di iniziare qualsiasi trattamento».

Un contributo importante arriva anche dalla raccolta anamnestica guidata, resa possibile da form digitali personalizzati in base al tipo di consulto, che aiutano a rendere la valutazione a distanza più mirata e attendibile. Inoltre, l’utilizzo combinato di fotografia clinica e dermatoscopica aumenta la qualità dello screening e consente di distinguere tra lesioni benigne e sospette.

Il ruolo centrale della farmacia

A tracciare il bilancio è Vincenzo Telesca, CEO di MedEA, una delle aziende leader nella telerefertazione dermatologica: «Nel solo 2024 abbiamo eseguito oltre 100.000 immagini diagnostiche per 12.500 pazienti in tutta Italia. L’8% è stato indirizzato verso strutture ospedaliere per accertamenti o terapie, mentre il 38% è stato gestito con follow-up direttamente in farmacia».

Il Melanoma Day, promosso dall’Associazione Melanoma Day OdV, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare su prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori della pelle, in particolare del melanoma, una patologia grave ma curabile se intercettata in fase precoce.

I dati del 2024 confermano il ruolo strategico delle farmacie territoriali come primo punto di accesso al sistema sanitario, grazie anche all’integrazione tra farmacisti, medici specialisti e tecnologie digitali. Un modello che sta rivoluzionando la medicina di prossimità in Italia.

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