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ROMA – Il sogno di un’Italia del tennis che torna a vivere un finale tutto suo agli Internazionali d’Italia, dopo 47 anni di digiuno, ha rischiato di trasformarsi in incubo. Per 28 minuti, il Centrale del Foro Italico ha tremato sotto i colpi di un sorprendente Tommy Paul, che ha steso Jannik Sinner nel primo set con un clamoroso 6-1. Ma quando tutto sembrava perduto, il numero 1 del mondo ha rialzato la testa, ritrovato il suo tennis e completato una rimonta spettacolare: 1-6, 6-0, 6-3. Sinner è in finale a Roma, come nessun italiano era riuscito a fare dal lontano 1978.
Shock iniziale: Paul travolge Sinner
L’atmosfera è tesa sin dall'inizio. Il pubblico romano, in trepidante attesa per scrivere un pezzo di storia, resta gelato: Paul parte a razzo, strappa subito il servizio a Sinner e vola sul 2-0. L’americano, numero 12 del ranking e semifinalista giĂ lo scorso anno, gioca sciolto, con la leggerezza di chi ha poco da perdere. Spinge in risposta, gioca vicino alla riga, varia con il back e sorprende un Sinner spento, falloso, impaziente. Il secondo break arriva con una risposta vincente di dritto, scivolando sulla riga: 4-0. L’altoatesino sembra la brutta copia del giocatore ammirato ieri con Ruud. Alla fine del set, Paul chiude 6-1 al primo set point. Per Sinner, 13 errori non forzati e solo due vincenti. Uno schiaffo tennistico.
Rinascita: l’orgoglio del numero 1
Ma i grandi campioni si vedono nei momenti bui. E così, quasi come se qualcuno avesse premuto un interruttore, Sinner torna sĂ© stesso nel secondo parziale. Rompe finalmente il ritmo avversario con il suo colpo simbolo: rovescio lungolinea e primo break (2-0). A seguire, due ace per annullare palle break, consolidare il vantaggio e allungare 3-0. Paul comincia a cedere, sia mentalmente che fisicamente. Due doppi falli lo tradiscono, Sinner è implacabile e vola 5-0. Un’altra smorzata ben riuscita suggella un clamoroso 6-0: il match è completamente ribaltato.
Finale in controllo, Roma puĂ² sognare
Nel terzo set Sinner non rallenta. Tiene il primo game a zero, poi strappa di nuovo il servizio e si issa sul 2-0. Paul reagisce brevemente, accorcia le distanze sul 3-1 e trova addirittura il break del 3-2. Ma la parentesi dura poco. Il numero 1 del mondo si riprende subito il vantaggio e lo fa con uno scambio durissimo da 18 colpi, chiuso ancora una volta con il suo amato rovescio lungolinea. Ăˆ il punto simbolo della partita. Il pubblico esplode: ora Roma lo sa, l’attesa è finita. Sinner chiude 6-3 e conquista la sua 26ª vittoria consecutiva, un viaggio cominciato lo scorso ottobre a Pechino che sembra non voler finire mai.
Finale italiana, 47 anni dopo
Jannik Sinner è il primo italiano a raggiungere la finale del Masters 1000 di Roma dai tempi di Corrado Barazzutti nel 1978. Una vittoria di cuore, testa e talento. Ora il sogno è completo solo a metà : resta un ultimo passo da compiere per scrivere la storia.
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