Maxi operazione antidroga a Cosenza: 30 misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti


COSENZA – Nelle prime ore della giornata, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina, eroina, marijuana e hashish. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, rappresenta uno dei più significativi interventi contro il traffico di droga nella provincia.

L’indagine, avviata dalla Sezione Operativa della Compagnia dei Carabinieri di Cosenza, ha preso le mosse dall’arresto in flagranza di un uomo nel comune di San Giovanni in Fiore, trovato in possesso di un considerevole quantitativo di sostanze stupefacenti. Questo primo arresto ha dato il via a una complessa attività investigativa, condotta attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, l’installazione di sistemi di videosorveglianza, perquisizioni mirate, appostamenti, e il sequestro di droga.

Durante le intercettazioni, gli indagati usavano un linguaggio criptico, cercando di nascondere la reale natura delle conversazioni, spesso riferite alla tipologia, ai quantitativi e ai prezzi delle sostanze. Le indagini hanno permesso di mappare una rete di approvvigionamento e distribuzione dello stupefacente che operava su vasta scala, con numerose cessioni documentate.

L’inchiesta, ancora nella fase delle indagini preliminari, ha portato alla contestazione di numerosi capi d’imputazione. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di Cosenza, dopo che gli indagati erano stati sottoposti a interrogatorio preventivo, come previsto dall’art. 291 comma 1 sexies del Codice di Procedura Penale.

Un elemento inquietante emerso nel corso dell’inchiesta riguarda i tentativi di intimidazione subiti da alcune persone informate sui fatti, ascoltate durante le indagini. Secondo quanto riferito, queste avrebbero subito pressioni, minacce e offese, anche tramite canali social, da parte di soggetti coinvolti o vicini agli ambienti criminali.

“Un’operazione che testimonia l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di stupefacenti sul nostro territorio – ha commentato una fonte investigativa –. L’attività ha richiesto mesi di lavoro e un’intensa sinergia tra procura e militari”.

Il procedimento penale è tuttora pendente nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, ogni posizione sarà oggetto di verifica nel contraddittorio tra le parti nel corso del processo.

L’operazione rappresenta un duro colpo per lo spaccio nella provincia e sottolinea l’importanza dell’azione investigativa capillare per smantellare le organizzazioni che alimentano il mercato illecito della droga.

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