Zelensky conclude il tour europeo con incontri in Vaticano e Germania: 'Piano per la pace in Ucraina entro il 2025'

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha concluso il suo tour diplomatico in Europa con tappe significative in Vaticano e in Germania. Il leader ucraino ha incontrato il Pontefice, con il quale ha discusso la difficile situazione in Ucraina, con particolare attenzione allo stato della guerra e alla crisi umanitaria. I colloqui in Vaticano si sono tenuti anche con i vertici della Segreteria di Stato, dove sono stati affrontati i temi legati agli aiuti umanitari e alla ricerca di una soluzione pacifica al conflitto.

Dopo la visita in Vaticano, Zelensky è volato a Berlino, dove ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente della Germania Frank-Walter Steinmeier. Durante i colloqui con i leader tedeschi, si è discusso del supporto militare e finanziario della Germania all'Ucraina, così come delle prospettive per la fine del conflitto. Zelensky ha annunciato un ambizioso "piano per imporre alla Russia la pace già nel 2025", sottolineando l'importanza della pressione internazionale e del rafforzamento delle difese ucraine.

Nel frattempo, la guerra continua a mietere vittime. Un raid aereo ucraino sulla città russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, ha provocato la morte di un civile e il ferimento di altri 14. Il governatore dell'oblast di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha confermato che tutte le vittime erano civili. Questo attacco ha ulteriormente inasprito le tensioni tra i due Paesi, dimostrando quanto sia ancora lontana una soluzione definitiva al conflitto.

Il tour di Zelensky in Europa si inserisce in un momento cruciale, in cui l'Ucraina cerca sostegno internazionale per far fronte all'aggressione russa e per delineare una via d'uscita diplomatica. Le parole del presidente ucraino, che mira a imporre la pace nel 2025, riflettono la volontà di mettere fine a un conflitto devastante che ha causato enormi sofferenze alla popolazione civile. Tuttavia, l'escalation di attacchi e le conseguenti tensioni lasciano presagire che la strada verso la pace sarà ancora lunga e difficile.

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