Biden e il Primo Ministro britannico ribadiscono il sostegno all'Ucraina, coinvolti i missili a lungo raggio Storm Shadow

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Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il primo ministro britannico hanno riaffermato il loro sostegno all'Ucraina, che continua a difendersi dall'aggressione russa. In questo contesto, la Gran Bretagna è pronta a dare il via libera all'utilizzo delle sue armi per colpire anche il territorio russo, con l'approvazione degli Stati Uniti. In particolare, saranno coinvolti i missili britannici a lungo raggio Storm Shadow, già forniti a Kiev per rafforzare le sue capacità difensive.

Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il prossimo vertice globale sulla pace si terrà a novembre e che la Russia sarà invitata a partecipare. Questa mossa mira a cercare una soluzione diplomatica al conflitto, nonostante le tensioni crescenti con Mosca.

La posizione dell'Italia e l'avvertimento di Putin

L'Italia, tuttavia, mantiene ferma la sua posizione contraria all'uso delle armi fornite a Kiev per colpire obiettivi in territorio russo. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito il "no" del governo italiano a tale impiego, sottolineando l'importanza di rispettare le limitazioni imposte sugli armamenti forniti da Roma all'Ucraina.

Dall'altra parte, il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato un severo avvertimento sui rischi di una possibile "guerra" con l'Occidente, mentre Mosca ha accusato sei diplomatici britannici di spionaggio, alimentando ulteriormente le tensioni diplomatiche tra Russia e Regno Unito.

Italia convoca l'Ambasciatore russo per il caso dei giornalisti Rai

Sul fronte diplomatico, l'Ambasciatore russo è stato convocato alla Farnesina in seguito alla notizia che alcuni inviati della Rai sarebbero stati ricercati dalle autorità russe. Durante l'incontro, il governo italiano ha espresso "forte sorpresa e contrarietà" per le misure adottate contro i giornalisti italiani, ribadendo l'importanza della libertà di stampa, informazione e cronaca come principi fondamentali da garantire e tutelare a livello globale.

L'Italia continua a sottolineare il valore universale di questi diritti, ritenendo essenziale proteggere il ruolo della stampa anche in situazioni di conflitto internazionale.

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