NAPOLI - Il carcere di Poggioreale, a Napoli, è al centro di una forte denuncia da parte di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE). Dopo i recenti suicidi di due detenuti, Capece mette in luce la situazione critica nella gestione delle problematiche psichiatriche all'interno del penitenziario.
Capece evidenzia che con la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, molte persone con problemi psichiatrici sono state trasferite nelle carceri del Paese, contribuendo a situazioni critiche come i tragici eventi a Poggioreale. Il carcere, che ospita oltre duemila detenuti e è considerato il più affollato d'Europa, dispone solo di due medici psichiatri.
Il leader del SAPPE critica aspramente questa carenza, sottolineando che la mancanza di personale preparato e strutture adeguate nelle carceri aggrava la gestione delle problematiche psichiatriche. La Polizia Penitenziaria, secondo Capece, è sottoposta a una pressione insostenibile, tanto che si sta valutando la possibilità di indire lo stato di agitazione.
Capece attribuisce le problematiche attuali a decisioni politiche improvvisate, specie la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, senza una pianificazione adeguata sul destino delle persone affette da disturbi mentali. Il leader del SAPPE chiede la riapertura degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) meglio strutturati e organizzati per contenere questa specifica categoria di detenuti.
Il SAPPE evidenzia anche la grave carenza di medici, in particolare psichiatri e psicologi, nelle strutture penitenziarie della Campania. La Conferenza Stato Regioni indica la necessità di un medico psichiatra e uno psicologo per ogni 350 detenuti, mentre a Poggioreale ci sono solo due psichiatri la mattina, senza supporto psicologico nel pomeriggio. La carenza di personale medico specializzato e di poliziotti penitenziari rappresenta una criticità che richiede urgenti soluzioni.
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