Maltempo: mobilitati i trattori contro la neve

(Pixabay)

Sono stati mobilitati i trattori degli agricoltori della Coldiretti per intervenire nella pulizia delle strade come spalaneve. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’ondata di maltempo con la caduta della neve anche a bassa quota al Nord. I mezzi agricoli sono necessari – sottolinea la Coldiretti – per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili. La possibilità di utilizzare anche i trattori messi a disposizione dagli imprenditori delle campagne garantisce – precisa la Coldiretti – la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento.

Un’attività importante – continua la Coldiretti – soprattutto per garantire gli approvvigionamenti alimentari agli animali nelle stalle. A preoccupare è l’arrivo del gelo che colpisce verdure e ortaggi coltivati all’aperto dopo un lungo periodo di clima insolitamente mite. Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – le temperature sotto lo zero per lungo tempo danneggiano le coltivazioni invernali come spinaci, bietole, scarole, cavoli, verze, cicorie e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.

Le colture sono impreparate di fronte al drastico ed improvviso abbassamento di temperatura che brucia le foglie più tenere. Non mancano tuttavia gli effetti positivi con l’abbassamento della temperatura con la tipica colorazione delle arance rosse al sud che viene stimolata da temperature più fresche mentre al nord il radicchio, la rosa di inverno, si avvantaggia, assumendo in seguito al freddo, una croccantezza e una colorazione rosso intenso che ne esalta le caratteristiche qualitative.

Occorre anche notare – conclude la Coldiretti – un altro effetto positivo sugli insetti sia quelli che causano danni alle colture e quelli fastidiosi come le zanzare, che sono colti dall’improvviso abbassamento delle temperature con la riduzione delle popolazioni in grado di svernare e di riprodursi la prossima primavera.

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