Floyd, sesta notte di incidenti negli Usa


Non si arresta negli States l'ondata di proteste dopo la morte del cittadino afroamericano George Floyd. Coprifuoco in 40 città, con la Guardia nazionale mobilitata in 15 Stati. A New York, invasa da migliaia di manifestanti, tra gli arrestati di sabato c'è stata anche Chiara de Blasio, figlia del sindaco della città.

A Washington si sono verificati tafferugli fino a tarda sera davanti la Casa Bianca, dove la polizia ha utilizzato i lacrimogeni e gli spray urticanti per rispondere al lancio di oggetti da parte di alcuni manifestanti, c'è chi protesta anche contro il presidente Donald Trump. In piazza Lafayette i dimostranti hanno acceso un grande falò, altri hanno acceso diversi piccoli roghi e danneggiato alcuni edifici.

I poliziotti hanno usato diverse volte i lacrimogeni, i gas urticanti e le granate stordenti per disperdere la folla. Una volta sgomberati dagli agenti, i dimostranti, sfidando il coprifuoco, sono rimasti in zona e sono tornati a più riprese a fronteggiare gli agenti schierati con scudi e manganelli.

Trump, che oggi terrà una videoconferenza con i governatori degli Stati, i rappresentanti delle Forze dell'ordine e i dirigenti della sicurezza nazionale, rilancia su Twitter uno degli slogan della destra usato a fine anni Sessanta dall'allora candidato presidenziale Richard Nixon e da Ronald Reagan, all'epoca governatore della California: "Ordine e legge".