Gualtieri: "Manovra ambiziosa"

ROMA - Il ministro dell'Economia Gualtieri anticipa la legge di bilancio del Governo Pd-M5S. "Vogliamo essere molto ambiziosi e affrontare i grandi nodi strutturali e grandi sfide come quella del mutamento climatico. Se non riduciamo le emissioni e le portiamo a zero nel 2050 mettiamo a rischio la vita sulla terra. Dobbiamo essere seri su questo, pensando alle prossime generazioni. La componente Green new deal è un grande pilastro, molto profondo e molto radicale per questo governo": così il ministro  a Mezz'ora in più su Rai3.

"Il governo non ha presentato nessun piano ancora, ci stiamo lavorando e l'orizzonte non è la Nadef ma la manovra vera e propria e inviterei tutti alla calma. Stiamo lavorando a varie opzioni. Esistono varie ipotesi allo studio che in ogni caso, soprattutto attraverso l'effetto di incentivi ai pagamenti elettronici, produrrebbe riduzione dell'Iva non aumento: questo può essere fatto attraverso rimodulazione selettiva o altri meccanismi", ha precisato Gualtieri.

"Abbiamo il conto del Papeete che ci è stato lasciato da pagare. Dobbiamo farlo in modo equilibrato, puntando alla crescita", ha detto Gualtieri sottolineando il no a misure spot, 'Abbiamo un orizzonte triennale'.

Il ministro snocciola le varie ipotesi per una manovra da 30 miliardi: "impegno a graduale superamento dei superticket", l'anticipo della pensione con Quota 100 sarà "confermato, non è serio cambiare la situazione previdenziale costantemente. E' una misura che va ad esaurimento, auspichiamo un livello di risparmi anche superiore" all'attuale "ma non la aboliremo"; "piano sugli asili nido: non solo la riduzione o azzeramento delle rette per i redditi medio bassi ma anche la costruzione di nuovi asili nido. Queste sono infrastrutture sociali"; la manovra sarà fatta "in modo equilibrato, puntando alla crescita, trovando le soluzioni e la giusta mediazione tra le posizioni in campo"; resta la mini flat tax per le partite Iva ma no alla soglia dei 100mila euro; incentivi per la moneta elettronica.

Il deficit si collocherà tra il 2,1% e il 2,2% o si spingerà al 2,4% come a settembre dello scorso anno? "Forse è meglio non dichiarare il 2,4% e poi fare il 2,04% e nel frattempo avere un'impennata dello spread. E' preferibile collocarsi meglio dall'inizio per non avere turbative. E' una saggia via di mezzo che noi percorreremo".