Cdm sospeso: è scontro sulla riforma della giustizia

ROMA - E' iniziata ma è subito stata sospesa la riunione del Consiglio dei ministri. A quanto si apprende, il Cdm è iniziato perché c'era la necessità di impugnare alcune leggi regionali con urgenza ed è dunque stata deliberata l'impugnativa per dare mandato all'avvocatura dello Stato. La sospensione sembra invece legata alla necessità di sciogliere i nodi esistenti sulla riforma della giustizia.

La tenuta del Governo alla prova della Riforma della Giustizia e Autonomia. Oggi il premier Conte tenterà di sciogliere i nodi che più dividono M5s e Lega. Nel Consiglio dei ministri convocato alle 15 nel quale si rivedranno Conte, Di Maio e Salvini, potrebbe essere battaglia sulla riforma del ministro Alfonso Bonafede. 

Alla Lega il testo non piace, nonostante alcune correzioni. La decisione finale spetterà al vicepremier Salvini: andare allo scontro in Cdm o denunciare le criticità del provvedimento e rinviare la trincea al Parlamento.

I leghisti dovrebbero così mettere a verbale il loro dissenso, già espresso in pubblico a più riprese dal ministro dell'Interno. Sul tema giustizia nel testo della nuova riforma mancano due temi spinosi: intercettazioni e la separazione delle carriere invocata dalla Lega. E sugli altri capitoli Bonafede tenterà fino all'ultimo di mediare.