"Per la seconda volta i cittadini sono in piazza. Questo è già un referendum", sostengono Patrizia Chiazza e Roberta Castellina, due delle cosiddette 'madamin' animatrici del falsh mob con l'ex sottosegretario Mino Giachino. "Ci fa piacere - sottolineano - che molte forze politiche abbiano deciso di aderire, Lega inclusa - aggiungono -. Noi però abbiamo chiesto che non ci siano bandiere di partito, perché la Torino-Lione è un'opera di tutti".
Presenti in piazza i governatori di Piemonte e Liguria, Sergio Chiamparino e Giovanni Toti, il Pd con Maurizio Martina. E ancora Forza Italia e un centinaio di sindaci.
"Siamo qui a ribadire una posizione storica della Lega, che è sempre stata a favore delle grandi opere", ha detto il segretario del Carroccio in Piemonte, e capogruppo alla Camera del Carroccio, Riccardo Molinari, al suo arrivo in piazza Castello a Torino. "Dimostrano questa posizione i voti, le posizioni politiche, i programmi elettorali - aggiunge - non ultimo quello con cui siamo stati eletti il 4 marzo, che per il Piemonte punta sullo sviluppo di Terzo Valico e Tav per il suo rilancio".
Sulla realizzazione della Tav "se non c'è una sintesi all'interno del governo decidono gli italiani come è giusto che sia". A dirlo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini arrivando al gazebo della Lega in corso Vercelli a Milano. "Nel contratto di governo - ha aggiunto Salvini - ci sono i referendum propositivi come in Svizzera, giustamente, quindi se sulla Tav non c''è un accordo politico la parola passa agli italiani. Ho ben chiaro in testa che voterei a favore dello sviluppo e della crescita".
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