Juncker: "Mai avuto nulla contro l'Italia"

ROMA - “Non ho niente contro l'Italia, al contrario. Io la amo. Che si smetta di descriverci come dei mostri freddi e chiusi in un bunker, insensibili agli appelli del popolo”: così il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, in un'intervista rilasciata a Le Monde.

“Se l'Italia ha potuto investire così tanto in questi ultimi anni, è perché ho reso più flessibile l'interpretazione del Patto di Stabilità e Crescita”, ha detto Juncker. “Questo mi è valso dei problemi con un buon numero di altri Stati membri”, ma “ho voluto che si prendessero in considerazione i cicli economici e le spese straordinarie, come quelle legate alla crisi dei rifugiati”, ha aggiunto il presidente della Commissione.

“Abbiamo attivato una clausola di investimenti e un'altra sulle riforme strutturali. Così l'Italia ha potuto spendere 30 miliardi di euro in più di quanto avrebbe potuto fare se avessimo applicato meccanicamente le regole”, ha concluso il presidente della Commissione europea.

Per avere benefici dalle misure monetarie della Bce "le politiche di altri settori devono contribuire con più forza ad alzare la potenziale crescita sul lungo e ridurre le vulnerabilità". Il presidente della Bce Mario Draghi ritiene necessario accelerare le riforme strutturali e l'espansione in corso "richiede la ricostruzione di 'cuscinetti' fiscali", particolarmente "importante nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per salvaguardare sane posizioni di bilancio".

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