Intervista a Nasr Ben Soltana, Console Generale della Tunisia a Milano: "Siamo stati sempre la destinazione preferita degli italiani"

(Dott. Nasr Ben Soltana, Console generale di Tunisia a Milano)
MILANO - Vicine geograficamente, tutte e due appartenenti all’area mediterranea, con comunità in continuo contatto tra di loro e un positivo rapporti economici. Italia e Tunisia si sono prese per mano, non solo per business, ma anche per questioni umanitarie e di lotta al terrorismo. La Tunisia, fin dalla conquista dell’indipendenza, svolge ormai da tempo un ruolo di primo piano nel bacino del mediterraneo e, grazie alla sua lungimirante politica di apertura e moderazione, a far valere la sua centralità nei rapporti tra Europa e Nordafrica.

Abbiamo incontrato il Console Generale della Repubblica Tunisina a Milano, dottor Nasr Ben Soltana, che non solo ha voluto sottolineare l’intensità dei rapporti e degli scambi tra l’Italia e il suo Paese, ma anche la grande amicizia che lega i due Paesi.

Console, come sono oggi i rapporti con l’Italia?

L’Italia è il secondo partner economico della Tunisia e questo riflette anche l’interesse della Tunisia verso la collaborazione con la riva nord del Mediterraneo. Mi piace ricordare che la relazione tra i nostri Paesi affonda le radici in un tempo lontano, oltre 3000 anni fa. Mantenere buoni, saldi, forti e sereni i rapporti tra i due Paesi è di interesse comune, E volete sapere una cosa?

Certamente, ci dica…

Noi siamo stati sempre la destinazione preferita degli italiani nella sponda sud del Mediterraneo e resteremo così. Sapete che più di 860 aziende italiane sono già presenti in Tunisia e sviluppano attività redditizie in tutti i settori dell’industria, dell’agricoltura, dei servizi, del turismo e dell’energia. Il solo 2016 ha visto 19 nuovi progetti d’investimenti italiani nei settori non energetici. Sono convinto che con la recente adozione del Nuovo Codice degli Investimenti, il numero di aziende italiane aumenterà sostanzialmente nei prossimi anni.

Nonostante la questione del terrorismo internazionale? Non si sta associando, naturalmente, il fenomeno del terrorismo con il vostro Paese, sia ben chiaro…

Si si certo, è chiaro, anche perché il terrorismo è davvero un problema internazionale, è un fenomeno che riguarda tutto il mondo, di cui noi stessi siamo stati vittime. Il terrorismo, voglio ribadirlo una volta per tutte, è qualcosa di estraneo, di esterno alla Tunisia e all’Islam. Noi abbiamo fatto e continuiamo a fare tanto contro il terrorismo, che da noi è un fenomeno già risolto. Per questo possiamo guardare con serenità al futuro. Ma c’è bisogno di una salda cooperazione internazionale perché anche altrove il terrorismo deve essere annientato. La recente visita effettuata a Tunisi del 24 al 26 del mese corrente, di Sua Eccellenza Paolo Gentiloni, Presidente Del Consiglio Dei Ministri della Repubblica Italiana, e la perfetta dimostrazione delle eccellenti relazioni di amicizia e di cooperazione tra i nostri due paesi in tutte le aree, tra cui la lotta contro il fenomeno del terrorismo internazionale nel Mediterraneo. Sua Eccellenza ha dichiarato durante questa visita che: “L’Italia e la Tunisia, che condividono le stesse visioni, stanno lavorando insieme per combattere efficacemente il terrorismo e la migrazione irregolare”

Tranquillizziamo chi vuole dunque viaggiare in Tunisia?

Assolutamente! La situazione nel nostro Paese è stabile sia dal punto di vista economico che politico che sociale e il fatto che gli italiani non abbiano paura della Tunisia lo dimostra che, nel anno 2017, il turismo tunisino è in fase di ripresa sul mercato italiano. Fino al 20 novembre 2017, 78.000 gli italiani hanno visitato la Tunisia, registrando un aumento del 21,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Questa tendenza si evidenzia anche sulle entrate turistiche dall’Europa che hanno registrato un incremento del +19,3%. Al livello globale le entrate turistiche sono aumentate del +27,4%. Vorrei lanciare un appello...

Certo, lo lanci pure.

La Tunisia è un Paese bello e sicuro, fatela rimanere una delle destinazioni preferite dei vostri viaggi; vi assicuriamo che da noi troverete il piacere di una buona e bella vacanza, in sicurezza. In tutto il nostro Paese ci sono attrattive, posti meravigliosi da visitare, una cultura straordinaria da apprezzare e conoscere.

Gente accogliente, spiagge bianche e cielo blu, animazione non stop in un’ampia scelta di hotels, villaggi, isole paradisiache, splendidi siti archeologici di Cartagine e dei romani, magia del Sahara con la sua luce, aria frizzantina, spazi infiniti, paesaggi desertici, vita culturale notturna intensa.  Questo è quello che scopriranno i nostri amici italiani visitando la Tunisia. 

Lei ha fatto cenno al nuovo Codice degli investimenti in Tunisia. C’è dunque possibilità di investire in Tunisia?

In Tunisia ci sono molte opportunità di investimento e, anzi, invitiamo gli amici italiani a venire da noi, nel nostro Paese, a verificare le ottime condizioni di investimento e le ottime opportunità di investimento rafforzate dal Nuovo Codice degli Investimenti. Ogni anno, in Tunisia, si tiene, nel mese di novembre, la Conferenza “Tunis Investment Forum: TIF” un incontro internazionale alla quale sono invitati investitori di tutti i paesi del mondo; L’ultima edizione 2017 organizzata a Tunisi il 9 e 10 novembre 2017 ha registrato la presenza di più di 1500 partecipanti di 51 paesi del Mondo tra cui 76 investitori e rappresentati di aziende dell’Italia.

Questo importante incontro economico del Sud del Mediterraneo ha permesso ai businessmen, istituzioni finanziarie internazionali ed esperti di varie aree di investimento di essere informati sul clima imprenditoriale e sulle nuove opportunità di investimento in Tunisia nei settori promettenti come l’economia digitale o l’agricoltura biologica. Oltre la presenza dei rappresentanti del settore privato tunisino, tutte le istituzioni economiche del paese sono presenti, a dimostrazione del grande interesse e della voglia di creare sinergia, rapporti, alleanze economiche con le aziende straniere.
La nuova legge degli investimenti già operativa dal 1 aprile 2017, prevede l’aumento degli incentivi finanziari agli investitori, l’attuazione di una buona governabilità pubblica in materia d’investimento, la facilitazione dell’accesso ai mercati degli investitori esteri ed il rafforzamento della protezione dei loro diritti. Tra le principali disposizioni di questo nuovo codice, cito la creazione di cellule “anti-burocrazia che difenderanno gli investitori a livello regionale e la possibilità per le aziende estere di assumere 10 lavoratori esteri al posto di 4.

Lancio un appello agli investitori italiani a considerare la Tunisia nelle loro strategie di internazionalizzazione per approfittare di queste nuove misure in particolar modo nei seguenti settori dove la Tunisia si conferma come un sito di riferimento e un hub regionale d’esportazione verso i mercati europei e africani: Industrie meccanica,-elettrica-elettronica, componenti Auto, Aeronautica, tessile & abbigliamento, pelle e calzature, industria agroalimentare e l’offshoring nelle nuove tecnologie digitale.

Ultima domanda, legata al sociale. Sostenete l’attività caritativa come la comunità Oklahoma, qui a Milano, che segue ragazzi italiani e stranieri, li accompagna nel loro percorso di vita e li aiuta ad inserirsi nel mondo del lavoro. È questa, dunque, una delle attività del suo Consolato generale?

Donare, svolgere un lavoro caritatevole, aiutare i ragazzi che si trovano in situazioni di difficoltà e dare loro aiuti scolastici; sì, questa è una delle attività del Consolato generale cui diamo moltissima importanza. Nella nostra circoscrizione ci sono molte associazioni attive che lavorano in differenti situazioni – sportive, economiche – sociali -, tutte attività che noi ci sentiamo di dover supportare, perché è molto importante far sentire la presenza delle istituzioni a questi ragazzi affinché non si esentano esclusi, non si sentano soli. Inoltre perché permettono di rinforzare le relazioni italo-tunisine e dimostrare che i valori che ci animano e ci accompagnano, a dispetto di quanto si dice sul mondo arabo e musulmano, sono la fratellanza, la legalità, la tolleranza e l’integrazione.

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