Londra, palazzo di 24 piani divorato dalle fiamme. Il bilancio provvisorio è di 17 morti

di BEATRCE GALLUZZO - Le immagini della Grenfell Tower, un palazzo residenziale di 24 piani situato a North Kensington, Londra, che ieri è stato completamente divorato da un incendio di dimensioni impressionanti, stanno facendo il giro del mondo. Nella notte i pompieri hanno cercato di spegnere le ultime fiamme che divampavano all’interno dell’edificio. Nelle fasi più cruciali è stato necessario impiegarne ben 200. Il bilancio provvisorio è di 17 vittime e decine di feriti, ma le autorità credono che sia destinato a salire tragicamente, in quanto la speranza di trovare ancora qualcuno vivo all’interno di questo girone infernale di cemento è ormai veramente minima.

Tra i dispersi figurano anche due giovani architetti italiani, Gloria Trevisan, 27 anni, e Marco Gottardi, 28, che da pochi mesi vivevano in un appartamento situato al 23esimo piano.
Oltre al cordoglio, però, è forte anche il rancore, le recriminazioni, i dubbi. Perchè i residenti avevano più volte espresso i loro timori circa la messa in sicurezza dell’edificio;  anche dopo la ristrutturazione del palazzo, costruito nei primi anni ’70, avvenuta solo l’anno scorso. In particolare, gli inquilini avevano espresso delle perplessità circa l’utilizzo di alcuni pannelli di plastica installati nella parte esterna della costruzione, proprio a causa dell’alto rischio di incendiabilità degli stessi.Inoltre, avevano fatto notare che era presente una sola uscita di sicurezza, e che non era stato installato un sistema anti-incendio dotato di diffusori d’acqua.

Come se non bastasse, anche la sistemazione delle condutture del gas aveva acceso una spia d’allarme tra i condomini, tanto che, organizzatisi nel Grenfell Action Group, lo scorso novembre non avevano esitato a sottolineare che si trovavano a vivere in condizioni quantomeno “pericolose” e che era “abbastanza terrificante” avere la consapevolezza che solo il verificarsi di un evento catastrofico avrebbe potuto rendere pubblica l’inettitudine della ditta immobiliare proprietaria della Grenfell Tower, ovvero la Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation (KCTMO). Già nel 2013 a causa di una sovratensione era stato evitato per il rotto della cuffia un incendio che avrebbe potuto avere drammatiche conseguenze, come poi si è, però, tristemente verificato ieri.Le domande dei residenti, comunque, non avevano però trovato risposta, neanche da parte del Royal Borough of Kensington and Chelsea, ovvero il borgo della Capitale in cui sorgeva l’edificio.

La Regina ha espresso oggi il suo rammarico per l’accaduto, sottolineando “che scalda il cuore vedere l’incredibile generosità dei volontari della comunità, radunatisi per aiutare coloro i quali sono stati colpiti da questo terribile evento”. In mattinata anche la Prima Ministra Theresa May si è recata sul luogo dell’accaduto.

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