Prima dello schianto, alla guida dei bus, hanno intrapreso una gara di velocità lunga trenta kilomentri, ignorando i semafori rossi e i cartelli della segnaletica stradali, che sono stati abbattuti. I tre giovani autori della bravata ora versano in stato di fermo, accusati di furto aggravato e continuato, danneggiamento, guida senza patente e interruzione di pubblico servizio.
Tre piste sono state seguite dai carabinieri durante le indagini: l’audio di sorveglianza dei bus, nel quale si sentono i nomi di due dei tre; le chat dei social network; e l’esame del DNA sul sudore e i capelli rinvenuti nei mezzi, che ha portato la conferma definitiva sull’identità dei tre. Inoltre sono stati rinvenuti i video sui cellulari che documentano le azioni di quella notte e gli indumenti che i giovani avevano indossato. L’indagine è coordinata dalla Procura dei minori del tribunale di Bologna.
0 Commenti