La proposta dei senatori pugliesi di Direzione Italia: istituire "Giornata del Ricordo delle vittime del caporalato”


La Repubblica italiana riconosce il giorno 13 luglio, data della morte della signora Paola Clemente, "Giornata del Ricordo delle vittime del caporalato”, al fine di non dimenticare tutti i lavoratori che hanno perso la vita perchĆ© sfruttati e umiliati nella dignitĆ  di lavoratori: ĆØ questo il fine del disegno di legge, a prima firma del sen. d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia), presentato al Senato, con gli altri senatori pugliesi Bruni, Di Maggio, Liuzzi, Perrone, Tarquinio e Zizza.

“La proposta legislativa”, sottolinea d’Ambrosio Lettieri, “serve a mantenere vivo il ricordo del sacrificio di Paola Clemente, ma anche ad ammonire tutti noi e la societĆ  di cui siamo parte a non tollerare mai qualunque azione che leda la dignitĆ  di qualsiasi lavoratore. Occorre che i riflettori puntati oggi su questo fenomeno rimangano accesi. Il lavoro ĆØ un diritto e non deve mai essere svolto a scapito della dignitĆ  umana. La memoria ĆØ importante, perchĆ© nessuno debba piĆ¹ lavorare e morire come Paola, cosƬ come ha giustamente rilevato Stefano Arcuri, il marito di Paola Clemente, morta di fatica a 49 anni sotto un telone nelle campagne di Andria”.

Certo, non basta. “Proprio questa notte hanno perso la vita in un incendio nel ghetto di Rignano, sgomberato parzialmente in virtĆ¹ delle condizioni di vita disumane, due migranti del Mali”, dice il senatore, “Una ennesima tragedia che ci deve vedere uniti, anche in nome di quegli agricoltori onesti che svolgono la loro attivitĆ  nel rispetto della legalitĆ  e della dignitĆ  delle lavoratrici e dei lavoratori. Le vittime dello sfruttamento sono in generale persone in grande difficoltĆ  economica o immigrati irregolari senza permesso di soggiorno, che, oltre a essere pagati pochissimo per lavori faticosissimi, spesso subiscono maltrattamenti, violenze e intimidazioni proprio dai loro reclutatori, ovvero dai caporali che gestiscono il traffico di lavoratori, attraverso una vera e propria rete criminale”.

“Lo sfruttamento del lavoro ĆØ una piaga diffusa in tutte le aree del Paese e in diversi settori dell’agricoltura ma colpisce, particolarmente, le Regioni con un alto tasso di disoccupazione”, spiegano i senatori, “Si stima che, oggi, il fenomeno del caporalato, ovvero lo sfruttamento del lavoro e l’intermediazione illegale, prevalentemente in agricoltura, riguardi circa 400mila lavoratori in Italia, anche stranieri. Il lavoro irregolare in agricoltura, associato al caporalato rappresenta quasi il doppio dei lavoratori in nero degli altri settori economici”.

“Lo scorso 18 ottobre”, proseguono, “il Parlamento ha, finalmente, approvato la legge n. 199 che si propone di garantire una maggiore efficacia nel contrasto al caporalato. Recentemente, a seguito di serrate indagini e anche in base alle nuove fattispecie di reato introdotte dalla stessa legge, ĆØ stata scoperchiata l’infame rete di sfruttamento che ha portato all’arresto, per reati riconducibili al caporalato, degli aguzzini di Paola Clemente. Occorre, comunque, continuare a tenere alta la guardia e, per contrastare ogni forma di caporalato, insieme a una seria attivitĆ  di controllo e sanzionatoria, mettere in campo anche interventi legislativi che mirino ad agevolare l’attivitĆ  degli imprenditori agricoli, soprattutto dei piccoli produttori. CiĆ², perchĆ© una normativa necessaria non si trasformi in un boomerang per il comparto agricolo, senza poi ottenere lo scopo prefissato: debellare pratiche aberranti”.

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