In Italia lo sciopero è stato indetto dall'Usb, al quale sono cresciute ora dopo ora le adesioni. Tuttavia, non tutti i sindacati hanno aderito a questo progetto: Cgil, Cisl e Uil, ad esempio, hanno preferito partecipare alle iniziative promosse dalla Confederazione Europea dei Sindacati - Ces - dedicate al tema della disparità salariale tra uomini e donne, senza organizzare scioperi. Tra gli aderenti a questo sciopero generale vi è stato il Consiglio nazionale forense. Il presidente dell'ordine dei legali milanesi, Remo Danovi, ha informato che oggi, a Milano, gli avvocati hanno incrociato le braccia per cinque minuti prima dell'inizio di ogni udienza per manifestare contro la violenza sulle donne.
"Vi ringrazio per la vostra quotidiana e, spesso, faticosa azione in favore di una società più equa, più accogliente, più solidale e più integrata", ha cominciato così Sergio Mattarella il suo discorso rivolto alle donne italiane: "Promuovere e difendere le donne, i loro diritti, la loro tutela, il loro lavoro, il loro inserimento nei processi decisionali, significa aprire concretamente prospettive di pace".
Questo 8 marzo 2017, quindi, verrà ricordato con pochi cioccolatini e mimose, rimpiazzati da vivaci proteste contro la violenza maschile sulle donne, le discriminazioni di genere e i femminicidi. Contro un mondo, da millenni, maschilista le donne lottano ancora più attivamente, rivendicando i loro diritti come "persone", e dicono: "BASTA!".
0 Commenti