Festival Attraversamenti - Sezione Arte il 5 / 6 / 7 settembre ad Ostuni la mostra geografiE


a cura di Giulia Giovanardi e Alexandra Gracco Kopp ( presentecontinuo ) comitato scientifico Qwatz

Artisti: Gea Casolaro, Maria Adela Diaz, Rä di Martino, Raffaele Fiorella, Andrea Galvani, Timea Anita Oravecz, Giovanni Ozzola, Marta Roberti, Alice Schivardi, Giuseppe Stampone, Pleurad Xhafa

Siamo, ormai, al countdown per la nuova edizione, la seconda, del festival, organizzato dall'associazione culturale presentecontinuo, “Attraversamenti”, previsto per il primo weekend di settembre, il 5, il 6 e il 7, a Ostuni. Dopo il successo dello scorso anno, lo staff ha deciso di rilanciare il format, rinnovandolo e aggiungendo contenuti che eleveranno lo spessore degli eventi proposti nella tre giorni di incontri, arte, musica e altro. Uno dei topic principali dell'evento sarà rappresentato, come lo scorso anno, dalle esposizioni di artisti internazionali che diffonderanno i propri lavoro nel tessuto urbano della Città Bianca, creando una simbiosi tra opera e contesto in cui essa è inserita di cui si è intuita l'enorme potenzialità già durante la prima edizione.

geografiE è frutto del lavoro dell'associazione culturale presentecontinuo ed una delle mostre che sarà possibile ammirare in “Attraversamenti”. L'altra metà del cielo, sempre stando nel campo dell'arte, sarà a cura del museo Pino Pascali di Polignano a Mare.

La mostra geografiE si inserisce proprio nella sezione arte del festival “Attraversamenti” che si propone di promuovere attraverso la cultura il dialogo tra l’Italia e la regione balcanica.

La mostra si struttura come un evento diffuso sull’intero centro storico della città bianca, un percorso dinamico che attraversa palazzi storici, chiostri e piazze. In occasione della mostra verranno inoltre riaperti, dopo decenni di chiusura al pubblico, due suggestivi siti legati alla storia della città: il Convento seicentesco della Madonna del Carmine e la ex Fabbrica del Tabacco.

Quando da bambini a scuola si comincia a studiare la geografia si parte sempre dai confini, dalla necessità di delimitare e separare il mondo, dal bisogno di tracciare limiti e frontiere per costruire un quadro di riferimento comune ed unitario.

La mostra intende indagare la possibilità di pensare la geografia come un territorio della soggettività, uno spazio disegnato e costruito seguendo traiettorie individuali ed emotive. Partendo da questa prospettiva il mondo si presenta come un territorio da esplorare ed indagare, andando oltre i parametri fissati e stabiliti dalle convenzioni e dalle contingenze fisiche.

Il titolo della mostra con la sua declinazione al plurale allude ad un moltiplicarsi di visioni e punti di vista convergenti intorno ad un nucleo centrale forte, l’idea dello spazio come luogo vissuto e sperimentato. Se lo spazio si configura come un orizzonte vergine da scoprire, dall’altro lato l’uomo ci appare nella veste di esploratore intento a costruire percorsi nuovi ed inattesi.

geografiE vuole raccontare questo processo di ri-scoperta con i molteplici e conflittuali stati d’animo che l’accompagnano: la curiosità, il desiderio e la libertà della scoperta, ma anche la paura dell’ignoto, l’instabilità e la mancanza di punti di riferimento.

Le opere in mostra presentano un panorama caleidoscopico in cui si affiancano poetiche e modalità narrative diverse e a volte divergenti; grazie a questa voluta differenza di approcci l’idea di “geografiE” si potenzia in una molteplicità di interpretazioni e declinazioni.

Info su www.attraversamentifest.it








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