Certo
non si può dire che sia una zona alla portata di tutte le tasche, ma prima di
scartare a priori l’ipotesi di alloggiare nei dintorni, si può dare uno sguardo
a pagine web come HouseTrip,
che permette di risparmiare affittando appartamenti a Parigi, o anche stanze,
direttamente dai proprietari. A prescindere da dove si alloggi, comunque, il
giardino costituisce una visita immancabile, e non solo per la sua
indiscutibile bellezza, impreziosita da statue di Maillol, Rodin e Giacometti,
ma anche perché ospita uno dei musei più interessanti della città . Il Museo de
l’Orangerie, infatti, sorge proprio nella parte occidentale del giardino, all’interno
di quello fu il giardino d’inverno (orangerie, appunto) del Palazzo delle
Tuileries, andato distrutto nell’Ottocento. Il Museo, che nel 2006 ha riaperto,
completamente rinnovato, ospite due collezioni, di cui la più famosa è senza
dubbio la serie delle Ninfee di Monet.
Gli
otto pannelli delle celebri Ninfee, disposti in due sale dalla forma ellittica,
possono essere considerati il testamento artistico di Monet, che vi lavorò dal
1914 fino alla morte, nel 1926, cercando di esplorare tutte le possibili
variazioni di luce nel suo giardino di Giverny. Fu lo stesso Monet a donare alla Francia la serie delle Ninfee, dopo la Prima
Guerra mondiale, con l’intento di far dono ai cittadini della capitale di un
luogo di pace, dove dedicarsi alla contemplazione della natura, evocazione dell’infinito.
Inizialmente, nel 1927, l’opera non destò un particolare interesse nel
pubblico. Fu solo anni dopo, e soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, che
si cominciò a guardare con sempre maggiore attenzione all’opera finale di Monet,
ravvisandovi le origini dell’arte astratta.
La
seconda collezione ospitata dal Museo è la Walter-Guillaume: Paul Guillaume fu
una personalità nota nei circoli letterari e artistici della Parigi degli anni
Venti, ma morì prima di vedere realizzato il suo desiderio di fondare un museo
dedicato all’arte moderna. Fu la moglie Jean Walter a portare a termine
l’opera, ampliando la collezione, modificandola e riorganizzandola. Oggi vi si
possono ammirare preziose opere di Renoir, Cezanne, Modigliani, Laurencin,
Matisse, Picasso e Soutine, tra gli altri.
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