Cav, sì a governo di larghe intese


ROMA. Nel colloquio di Giorgio Napolitano dopo il nulla di fatto di ieri di Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Ribadiscono che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd.

Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale - secondo il Cavaliere - non c'é alternativa, se non il voto anticipato. Ma il Pd, intravedendo il rischio di un 'abbraccio mortale' dell'ex premier, sbarra immediatamente la porta: "Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico", afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl.

Intanto, però, dopo un colloquio telefonico fra Grillo e Napolitano, nel Movimento Cinque Stelle si ragiona sull'appoggio ad un candidato "pseudo tecnico". La linea del Movimento sarà però decisa al termine dell'incontro fra i capigruppo di M5S e una rappresentanza di parlamentari 'grillini', tenutasi in stretto collegamento con l'ex comico. Grillo non salirà al Quirinale.

Posta un commento

0 Commenti