Napolitano, Italia non è allo sbando. Non c'è rischio di contagio

ROMA. "Non c'e' un'Italia allo sbando. Esiste un governo. Non c'e' rischio di un contagio perche', per contagiare, uno deve avere una malattia". Lo ha detto Giorgio Napolitano. Anche in futuro "l'Italia non potra' non prendersi le sue responsabilita' e fare la sua parte di sacrifici, nei confronti dell'Unione Europea", ha aggiunto. Al termine di un colloquio definito "cordiale" con il Presidente tedesco, Joachim Gauck, a Napolitano e' stato chiesto se non convenga accelerare i tempi per la formazione di un nuovo governo in Italia.

"Ci sono adempimenti da rispettare", ha risposto il Capo dello Stato, "non siamo ancora nemmeno alla proclamazione degli eletti. Poi ci dovra' essere la verifica della posizione dei singoli, e secondo la Costituzione le Camere devono essere convocate entro 20 giorni dalle elezioni. Questa data l'abbiamo gia', il 15 marzo".

"Non vedo quali siano le possibilita' di accelerazione - ha ricordato Napolitano - anche perche' dopo il 20 marzo dovranno essere costituiti i gruppi parlamentari che si recheranno al Quirinale per le consultazioni". In ogni caso "non c'e' un'Italia allo sbando, l'Italia non e' senza governo in questo momento".

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