Torino, operazione della polizia al centro sociale Askatasuna


Torino, 18 dicembre 2025
– Una vasta operazione di polizia è in corso dall’alba al centro sociale Askatasuna, in corso Regina Margherita 47, storico stabile occupato dal 1996. La Digos della questura torinese, con il supporto dei reparti mobili e dei carabinieri, sta effettuando perquisizioni all’interno dello stabile e nelle abitazioni di militanti riconducibili al centro sociale e a collettivi studenteschi.

Secondo quanto emerso, l’operazione sarebbe collegata alle indagini sugli assalti alle Ogr, a Leonardo e alla sede del quotidiano La Stampa, avvenuti durante manifestazioni pro Palestina nei mesi scorsi.

Sul posto sono presenti numerosi mezzi delle forze dell’ordine e attivisti che si stanno radunando nelle vicinanze, tenuti a distanza dalle forze di polizia. Sui social gli antagonisti parlano di un “ingente dispiegamento di mezzi, camionette e idranti” e invitano chi può a raggiungere la zona.

Il sindaco: cessato il patto di collaborazione
Il sindaco di Torino ha dichiarato che l’autorità di pubblica sicurezza ha riscontrato la violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali dell’immobile. “Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione con un comitato di garanti, che pertanto è cessato”, ha affermato.

Lo scorso 18 marzo la Giunta comunale aveva approvato il rinnovo del patto di collaborazione per trasformare Askatasuna in bene comune, recependo la mozione che prevedeva l’accettazione dei metodi democratici e il ripudio di ogni forma di violenza e razzismo. L’accordo, scaduto il 15 marzo, stabiliva che le attività si svolgessero solo al piano terra, mentre gli altri tre piani erano dichiarati inagibili. Tra le clausole del patto c’erano anche sicurezza, igiene, relazioni semestrali sulle attività e divieto di modifiche strutturali non autorizzate.

L’operazione di oggi segna un nuovo capitolo nella gestione dello storico centro sociale, da anni al centro di progetti culturali e di rigenerazione urbana, ma anche di tensioni legate a iniziative politiche e manifestazioni pubbliche.

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