Milano, aggressione in piazza Gae Aulenti: Lanni, “volevo colpire il potere economico, non uccidere”


Milano, 6 novembre 2025 – 
Voleva “colpire il potere economico ma non uccidere”. È quanto ha dichiarato Vincenzo Lanni, 59 anni, nel corso dell’interrogatorio davanti alla gip Rossana Mongiardo, in merito all’accoltellamento di Anna Laura Valsecchi, manager di Finlombarda, avvenuto lunedì mattina in piazza Gae Aulenti a Milano.

Secondo l’avvocata difensore, Beatrice Lizzio, Lanni si è mostrato “molto spontaneo, angosciato non per sé ma per la donna che ha ferito, sperando che possa stare bene”.

L’aggressione e le dichiarazioni

L’uomo è accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto abusivo di armi. La gip deciderà nelle prossime ore sulla richiesta della Procura di convalida del fermo e applicazione della misura cautelare del carcere.

Lanni ha confermato quanto dichiarato subito dopo il fermo: “Ero arrabbiatissimo con chi mi aveva cacciato dalla comunità dove stavo da circa 5 anni e con chi nel 2015 mi licenziò, facendomi perdere il lavoro. La vittima? Mai vista prima, l’ho scelta a caso per colpire qualcuno che rappresentasse il centro del potere economico”.

Il passato giudiziario

La pm Cristina Ria indaga anche sull’iter giudiziario di Lanni, condannato nel 2015 a 8 anni di carcere e a 3 anni di misura di sicurezza in struttura protetta per aver accoltellato due pensionati. Rimesso in libertà perché giudicato non più socialmente pericoloso, nel 2023 era stato trovato con un coltello nello zaino alla stazione di Varese, ma era stato denunciato a piede libero.

L’avvocatessa Lizzio ha spiegato che valuterà se chiedere una nuova perizia alla giudice per approfondire lo stato mentale del suo assistito.

Le condizioni della vittima

Dopo l’intervento d’urgenza all’ospedale Niguarda per lesioni alla milza e al polmone, Anna Laura Valsecchi è stata ricoverata in Terapia intensiva. Le sue condizioni sono in miglioramento: martedì sera è stata estubata e risvegliata dal coma farmacologico. Ieri la donna ha potuto parlare con il marito Thomas. La ripresa si preannuncia lunga, ma il peggio sembra alle spalle.

L’episodio riapre il dibattito sulla gestione di persone con disturbi psichiatrici e precedenti penali gravi, in libertà o sottoposte a misure di sicurezza.

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